Due ragazze sono morte alle 5.30 del mattino di domenica 6 settembre, a Roma, in pieno centro. Avevano 22 e 23 anni. Un minuto prima erano vive, poi non erano più. Un'altra, 23 anni, è in condizioni disperate. Si poteva evitare tutto questo? Spezzare la vita di tre ragazze, di tre famiglie, era proprio inevitabile? No, sarebbe bastato non ubriacarsi prima di mettersi al volante e non andare a 120 all'ora con una Punto che, a sentire quel che dice l'autista, da alcuni giorni aveva manifesfato problemi al servosterzo. Sarebbe stato sufficiente portare l'auto dal meccanico un po' prima, o non usarla proprio quella sera, o usarla ma procedendo a 50 come si conviene in centro città, o ancora meglio, decisamente meglio, andare a 50 senza essere ubriachi.
L'autista, sottufficiale della Marina, 23 anni, praticamente illeso, era sbronzo (valori superiori rispetto a quelli consentiti di più di due volte e mezzo, riportano i giornali). Inoltre, sapeva di guidare un'auto con un presunto problema (lo ha detto lui). Infine, e nonostante questo, procedeva a 120 all'ora, i due testimoni (coinvolti nell'incidente) hanno detto che andava così veloce, quella Punto, che "sembrava una bomba". L'autista dice che il servosterzo si è bloccato, la sua vista si è annebbiata, la macchina è andata dritta e allora "è successo tutto". E due ragazze non ci sono più, e un'altra è moribonda.
Se non avesse bevuto, se avesse guidato con prudenza, se, se... passano gli anni e ogni volta che l'asfalto si tinge di sangue noi siamo ancora qui a parlare di uno che guida dopo aver bevuto abbondantemente. Con Zaia, ministro di questa Repubblica, che proprio pochi giorni fa diceva che con due bicchieri al volante non si è ubriachi: può essere vero, però si può diventare carnefici di giovani vite.
Inopportune mi sono subito parse le dichiarazioni del padre dell'autista, dopo l'incidente: mio figlio non aveva bevuto e anzi non era lui alla guida. E' un bravo ragazzo. Ok, ma il 6 mattina non lo ha dimostrato per niente.
Un problema al servosterzo? Ok, appuriamolo. Ma toglie qualcosa a quel che è successo? E L'alta velocità? E il giro per i pub con il sangue pieno di alcool? E i dubbi sull'auto?
Sapete quante ne vedo di persone così, che guidano proiettoli impazziti? Controlli, zero. Punizioni, ridicole. Educazione e prevenzione: insufficienti. E allora continuiamo a girare per strade divenute flipper della morte sperando di non beccare una pallina impazzita.
Omicidio colposo, dice il giudice. A noi, come sempre in questi casi, sembra ben altro. Omicidio colposo è mettere sotto un pedone un po' imprudente che ti sbuca dal nulla, non questo.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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martedì 8 settembre 2009
Crimini stradali
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