Letto l'articolo di Stefano Zurlo "Anche Travaglio tiene famiglia. Ecco il girotondo dei suoi parenti" (Il Giornale del 11.05.2009). Per citare l'autore di cotanto scritto, "la domanda è di quelle che seminano inquietudini": che cosa hai scritto, Zurlo? E che cosa ho letto io? Letto due volte, non capito. Bocciato.
Dove sarebbe la notizia? E l'inquietudine? Alle volte penso che sarei perfettamente in grado di scrivere su un giornale (magari libero, eh?), di tanto in tanto leggo articoli come questo e ne ho la certezza.
La notizia, secondo Zurlo, sarebbe che 1) Marco Travaglio gli sta sulle scatole 2) la moglie di Marco Travaglio, che apprendo chiamarsi Isabella, dialoga su Facebook con Genchi, che come si sa è un noto criminale (ma Zurlo segue le vicende giudiziarie o spara a casaccio?)... 3) Marco ha un fratello, Franco, che fa il regista e che porterà in scena lo spettacolo di Bruno Tinti il quale apprezza (e non è il solo) il lavoro di Marco. Il resto è la solita spruzzatina di inesattezze sulla bufala delle vacanze di Marco pagate da un mafioso.
Un articolo che cerca di sottintendere tutto ma non dimostra nulla, non vuole dimostrare nulla, non ha ragione di esistere, figurarsi pubblicarlo. Non c'è la notizia ed è pure scritta male. E' un collage impazzito di dichiarazioni, di elucubrazioni dello stesso Zurlo, di dicerie, di calunniette da baretto, la cui somma sfiora lo zero giornalistico assoluto. Grazie a PatSpinelli per la segnalazione via twitter.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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domenica 19 luglio 2009
Zurlo, mi sfugge il senso della cosa
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