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lunedì 6 luglio 2009

Un occhio lo tengo aperto

Il Presidente della Repubblica Napolitano si ricorda improvvisamente che è tale (l'ultima volta successe in occasione della vicenda Englaro) e sabato mattina convoca d'urgenza Alfano (ministro della Giustizia, non è un refuso) per fargli presente che il ddl sulle intercettazioni così com'è non va e deve essere modificato nella sostanza. Sembra una mossa opportuna invece se ci pensate è una mossa inaccettabile: fa un favore al governo, non previsto dai suoi compiti e non richiesto, in pratica lo avvisa in maniera irrituale che se il Parlamento approverà a colpi di fiducia la legge così com'è lui non la firmerà, anzichè stare zitto e poi respingerla, come da prassi. Vuole evitare al governo lo smacco di un rifiuto (previsto tra le sue prerogative), una delicatezza mai vista, una roba senza senso.
Alfano, che è corso trafelato sul Colle, ci pensa un po' su poi in pratica ignora l'invito di Napolitano, affermando che "il ddl è modificabile", ma che "l’esecutivo va dritto per la sua strada, aprendo solo a qualche ritocco". Traduzione: io ti sono stato a sentire, ma è come se tu avessi parlato al muro. Non solo non ti ringrazio per avermi avvisato prima di sbattermi la porta sul muso, ma ti tratto come un barbone, affermando che non farò quello che chiedi.
E Napolitano secondo voi respingerà questa legge, incostituzionale e tale da agevolare la criminalità (non sono parole mie, ma di decine e decine di giudici, giuristi, giornalisti, opinionisti, studiosi, oltre che di circa trecentomila cittadini che hanno firmato un appello in tal senso)? O la firmerà passivamente come già avvenuto con quella porcata che risponde al nome di lodo-salvachiappe Alfano?
Egregio Napolitano, l'ultimo baluardo in grado di salvare la carta costituzionale dalle modifiche golpiste di un manipolo di inquisiti o amici di inquisiti è lei. Ci dimostri coi fatti che la Costituzione è custodita da mani sicure e che noi possiamo dormire sonni tranquilli. Io nel frattempo chiudo un occhio solo, la notte: sapete com'è, sono malfidato di natura.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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