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martedì 10 febbraio 2009

Share share share / Anestesia etica / La mia vita di chi è? / Catechismo con sorpresa

Un po' di rassegna stampa (caffè e giornali danno poco sostegno a colazione e anzi ti strizzano lo stomaco sin da subito, ma tant'è...)


1 The show must go on

Il direttore editoriale dà le dimissioni dopo che Mediaset manda in onda il Grande Fratello e non lascia spazi all'informazione sulla morte di Eluana.
Canale5 non cambia programmazione, Mentana lascia: "Qui solo business. Mi dimetto dal mio incarico di direttore editoriale, Canale 5 non fa informazione"
(repubblica.it, 10 febbraio 2009)

Meglio tardi che mai. Oggi in Italia, fatte salve alcune rarissime eccezioni (tacciate perlopiù di essere comuniste o eversive -c'è differenza??), nessuno fa informazione. Al più fa propaganda o manipola le notizie. L'importante è accorgersene, accorgersene prima però sarebbe stato meglio. Sul Grande Fratello, poi, ritengo non vi sia nulla da dire: si presenta bene da solo. Comunque salutiamo con rispetto la scelta di Enrico Mentana: a volte far finta di nulla è avallare e avallare è essere complici.

Il fatto è che, come abbiamo già detto, a nostro parere Eluana è servita a qualcuno per dare un'altra bella spallata allo stato di diritto, per cercare di svilire il ruolo del Presidente della Repubblica, insomma per fare un'altra prova tecnica di colpo di stato (non trovo termini migliori per definire l'inaudito tentativo di annullare una sentenza definitiva con un decreto legge); inoltre è servita anche a togliere per una settimana dalle prime pagine di giornali e tg i problemi reali del paese (crisi economica, stupri a catena, ecc.). Da ieri sera non serve quasi più (a proposito: ciao Eluana, e scusa) e soprattutto serve di più fare share. Analizzando i fatti con il "kit minimo di critica e spirito d'osservazione" non si può che giungere a una simile conclusione.



2 Anestesia etica

Brescia, 9 febbraio 2009 - Violenza di gruppo aggravata: e' l'accusa con cui 4 studenti, un sedicenne, un quindicenne e due quattordicenni, sono stati arrestati dai carabinieri. I militari hanno notificato loro un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I ragazzini, tutti di Sabbio Chiese (Brescia), con la complicità di un tredicenne ritenuto coinvolto nella vicenda ma non imputabile per l'età, il 7 dicembre scorso, durante una festa in una casa privata, avrebbero violentato una quattordicenne con il manico di un badile, dopo averla costretta a bere. (...)
Siamo sprofondati in una sorta di anestesia etica - e' il commento del procuratore dei minori, Emilio Quaranta -. Qui la violenza viene percepita come normale.
(AGI News)

Il termine "anestesia etica" mi piace da morire. Ad una prima lettura mi era parso fosse stato utilizzato in chiave vagamente giustificativa e mi ero arrabbiato non poco; leggendo altre fonti mi è chiaro il senso e condivido in pieno l'espressione scelta dal procuratore: si attaglia perfettamente a certi contesti. Lungi da me cercare di imporre a chicchessia la mia etica o un'etica, è tuttavia indubbio che un atto animalesco resta un atto animalesco e che lo si può definire non etico rispetto a un'etica di base che gli esseri umani non possono non accettare e per la quale far violenza a una persona inerme è spregevole e degno di un animale (con rispetto per gli animali, s'intende: in genere la loro violenza segue a pulsioni istintive giustificabili: paura, fame, ecc.).


"Marte in diretta", la testimonianza di un fresco omicida:
Ieri ho ucciso a sprangate mia nonna. Se non ci avessi inciampato sopra stamane, nemmeno me ne sarei ricordato (ero bevuto). Sapete per caso se il sangue va via dalle scarpe? Con cosa? Ah sì, ieri sera, dicevamo. Boh... non so che dire, è stata solo una goliardata, si era tra amici, c'era un bastone, è spuntata mia nonna. Devo essere stato vittima di "anestesia etica".
In esclusiva su: Tv Marte!
La tentazione delle cronache marziane mi colpisce sempre all'improvviso e non riesco a resisterle


3 A chi appartiene la mia vita, a me o a Ratzinger?

Vorrei infine ricordare al governo, al premier, al Vaticano, ai teodem, ai teocon e ai neocon, ai movimenti per la vita, e infine a chi parla di diritto alla vita e poi ti nega i diritti quando sei in vita, che un individuo può uniformare il suo agire e dedicare la sua esistenza alla confessione religiosa che predilige ma non può pretendere che tutti si appiattiscano sulle sue posizioni. Uno stato laico e democratico riconosce pari diritti a tutti (eh già, anche alle coppie di fatto e a quelle "strane"), venera la Costituzione e la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, non dispone del corpo dei singoli individui. In sintesi: la mia vita non appartiene né allo Stato né a Ratzinger. Ogni legge che violi questa basilare verità è indegna di un paese civile e, in pratica, decide su ciò che non è lecito decidere. Una legge può essere ingiusta, è bene ricordarlo; basti pensare al Ventennio, o alla schiavitù.


4 Non ci posso credere !!!

"L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente." (Catechismo della Chiesa cattolica, articolo 2278, fonte: http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a5_it.htm)
A volte basta saper leggere, dopotutto.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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