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venerdì 13 maggio 2016

Uno sguardo alla realtà

Ora non è che dobbiamo passare sei anni a dirci che questa annata calcistica è stata deludente, eh. E soprattutto a sentircelo dire, magari da gente che si occupa di noi due volte l'anno o da gente che ha fatto un pugno di punti in più, facendo però abbastanza schifo come noi:-).
Voglio dire: 4 o 5 squadre pensavano di poter vincere lo scudetto, solo una lo ha vinto; altre pensavano di qualificarsi per l'Europa e invece il massimo che faranno sarà il tragitto bagno-salotto nei mercoledì di Coppa. Sette o otto squadre lottavano per salvarsi e solo 4 o 5 ce la faranno. Lo sport è così.
E' stata un anno in cui abbiamo ottenuto meno di quello che pensavamo di poter ottenere, stop. L'anno prima era stato migliore; altri anni fantastici, altri ancora grigi.
Le ragioni sono le più varie, principalmente è colpa nostra. Ci sta.
Verso febbraio l'obiettivo è pian piano cambiato, da "parte sinistra della classifica" a "mantenere la categoria". E in ogni caso ce l'abbiamo fatta, senza aiuti, anzi!
40 punti, a un turno dalla fine, li abbiamo fatti noi, non ce li ha dati nessuno.
Chi ha sbagliato avrà l'umiltà di capire cosa ha sbagliato e di migliorare, e parlo dei dirigenti, dello staff tecnico e dei giocatori. Perchè ci sono stati alcuni errori. Solo i tifosi non hanno nulla da rimproverarsi.
Il nostro amore non è mai in discussione e mai lo sarà.
Le critiche vanno bene, ma diamoci un taglio, e mi rivolgo specialmente a quelle di chi blucerchiato non è. Ci sono team che hanno speso 90 milioni di euro e stanno a raccogliere le margherite. E quelli che hanno vinto qualcosa hanno fatturati grandi otto volte il nostro, per non parlare di altri fattori extra calcio.
I risultati, che comunque quest'anno non sono stati buoni (ma nemmeno tragici), nella vita come nello sport devono sempre essere valutati in rapporto ai mezzi impiegati e alle cirocstanze concrete. Quel che conta, poi, è impegnarsi e rispettare le regole, o almeno avere questi come obiettivi prioritari. Il resto è augurabile, ma opzionale. Chi non vuol perdere, non gioca.
Sempre forza Doria.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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