martedì 28 marzo 2017
Siete idioti
Dico che vedo decine di idioti che di punto in bianco decidono di rovinarsi la vita: basterebbe pensare a questo per evitare di commettere alcuni omicidi, anche se chi li sta per commettere non dovesse credere in alcun valore. Leghi per sempre la tua vita a quella della persona che più odiavi (la odiavi tanto da ucciderla); non ti pare grottesco? Un conto è uccidere per legittima difesa, per salvare te stesso a i tuoi cari da ingiusta e potenzialmente letale offesa, qui è questione di sopravvivenza, ma uccidere come spesso accade oggi davvero è insensato, prima ancora che bestiale.
Giovani uccisi dal branco, mariti che uccidono mogli o figli (ieri uno ha ucciso a martellate i figlioli di 2 e 4 anni), madri che si lanciano nel vuoto con la creatura in braccio, migranti o poveracci presi di mira, omicidi a seguito di futili discussioni stradali o banali questioni di vicinato o squallide trame di pseudo amori spesso non ricambiati: fate ridere, prima ancora che ribrezzo.Fate ridere e schifo insieme.
Che vendetta è uccidere e uccidersi? Pensate che domani nell'universo si parlerà di voi? E come potrà soffrire di questo la persona che odiate, se l'avete uccisa e quindi in un certo senso liberata da ogni sofferenza? E voi, quale vantaggio ne avrete, essendo morti pure voi? O credete fermamente in un aldilà laico, o siete, per l'appunto, idioti, ciecamente idioti.
Un gesto e la vostra vita, in un certo senso, finisce. Certo, meno di quella del tizio che avete (spesso vigliaccamente) ucciso, ma finisce. Non avrete più pace, non potrete più fare quel che vi piace, e avendo commesso certe turpi azioni a occhio la limitazione vi dovrebbe pesare ancor di più dato che quel che avete fatto dice che siete tipi più materialisti che spirituali. Spese legali, risarcimenti milionari, carriere lavorative o di studi interrotte, futuro spezzato, affetti troncati, galera, accuse e ingiurie di ogni tipo, processi, colloqui, appelli, cassazione, isolamento. Basta con gli apericena, con la moto da seimila euro, con i sabato sera a cazzeggiare. Certo, in Italia spesso il diritto è un carnevale, spesso nemmeno vi beccano, spesso se vi beccano ve la cavate con dieci anni quando ne avreste meritato quaranta, ma la vostra vita, come era fino a quel giorno, come piaceva a voi, finisce. O diventate dei braccati, degli squallidi latitanti, o dei galeotti: magari miracolati, ma pur sempre imprigionati.
iete idioti, prima ancora che bestie immonde. A ben pensare, siete bestie immonde perché profondamente idioti.
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domenica 26 marzo 2017
Ci sono morti che sentiamo più morti
5 morti a Londra, 250 morti circa in due naufragi nel nostro mare, 200 morti tra i civili a Mosul sotto bombe Usa.
Dei primi si parla giorno e notte, degli altri cenni.
Non si può parlar di tutto, certo (o forse sì, basterebbe non passare più gli sproloqui quotidiani sul nulla dei politicanti), ma credetemi, c'è qualcosa di grosso che non va in questo modo di raccontare il mondo, in questo modo di dispiacersi per i morti.
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sabato 25 marzo 2017
Destra e... destra.
Il Pd e gli altri partiti di destra affrontano il problema della disoccupazione e della povertà, sempre più drammatici in Italia. Come? Introducendo un reddito di cittadinanza? Tassando il capitale molto più del lavoro, a differenza di quel che succede oggi? Combattendo in maniera seria la grande evasione? Conducendo una seria battaglia contro sprechi e corruzione (effetti a medio termine, certo, ma non se si parte mai...)? Cercando di far ripartire l'economia con politiche efficaci e durature, non come quelle inutili e temporanee dei recenti incentivi o dei bonus e delle mancette distribuiti a scopi elettorali? Adottando misure che risveglino i consumi, non come gli inutili 80 euro tra l'altro negati a chi più ne aveva bisogno o addirittura il paventato aumento dell'Iva?
No. La strada scelta è quella della progressiva eliminazione dei residui diritti sociali e del lavoro (art. 18 e simili), dell'allargamento dell'uso dei voucher che così diventano veri e propri strumenti di sfruttamento dell'uomo sull'uomo, delle vergognosa tassa forfait sui ricconi stranieri, dei condoni su condoni con l'effetto di raccogliere poche briciole invece del dovuto e di non scoraggiare evasioni future.
E, da ultimo, eliminando i poveri, non la povertà: col daspo urbano chi minaccia il decoro delle città può essere allontanato, la sua miseria stonerà meno in periferia o in altre città. E sulle panchine mettiamo i divisori, non fosse mai che qualche disperato decidesse di dormire qualche ora al gelo.
Sui migranti poi, che fare? Qui la gamma delle soluzioni, fra i partiti di destra tra cui il Pd, va dal bombardare i barconi ad andare a cercare gli immigrati casa per casa, al proibire ai cittadini di sfamare gli affamati (Ventimiglia, sindaco Pd).
Francamente, perderò definitivamente la stima, dopo le prossime politiche, di chi dovesse ancora una volta ottusamente votare i responsabili dei disastri economoci e sociali degli ultimi trent'anni. Se non avete il coraggio di cambiare (lo so, i 5 stelle sono inesperti, ma al momento è la migliore fra le alternative possibili, e di gran lunga), non votate... sarebbe meglio lo trovaste, questo coraggio, comunque. Perchè se si esclude la rivoluzione nel sangue, mi pare chiaro cosa sia meglio scegliere a questo punto, fra lo schifo certo, assoluto e vomitevole di sempre e un'alternativa rischiosa ma anche potenzialmente diversa e comunque, al momento, discretamente promettetente. In attesa che spunti qualcosa di meglio, è bene scegliere col cervello.
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sabato 18 marzo 2017
Cappuccetto Rosso, i tre porcellini e il lupo cattivo
Quando mia figlia chiederà varianti, deve sapere che uno pronto qui ce l'ha!
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(img: educabimbi.it)
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Orologi
Quello che chiedo a un orologio è di segnare l'ora con discreta precisione e al massimo di essere esteticamente gradevole... se anche perde 30 minuti in un anno o non si inchina con profondi ossequi ogni giorno a mister Greenwich la cosa mi importa poco. Ecco perché secondo me non ha senso spendere €500 per un orologio la cui cassa può resistere all' investimento di un tir o che è talmente impenetrabile che lo si può indossare agevolmente in fondo alla Fossa delle Marianne o sui crinali appenninici nel bel mezzo di una orribile tempesta di neve e vento.
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Un parlamento di pagliacci
Ieri 157 senatori hanno defecato sulla #Costituzione, violando di proposito una legge della Repubblica. Mi complimento con questi individui, che di certo non mi rappresentano, che fra l'altro occupano quel posto illegittimamente (sono stati eletti con una legge elettorale incostituzionale) e che hanno realizzato un golpe, dimostrando a tutto il mondo quanto sia inutile, corrotto e persino ridicolo un parlamento (infarcito di corrotti, corruttori, ladri, mafiosi, pregiudicati, indagati, chiaccherati, incompetenti e ignoranti, raccomandati, omofobi e razzisti) che disapplica platealmente una legge (sacrosanta e dichiarata costituzionale) e si scambia favori sottobanco nel salvare pregiudicati e indagati delle rispettive fazioni. In particolare vi segnalo i 33 senatori pd che hanno defecato sulla Carta e sul popolo italiano, oltre ai 24 sempre #pd che si sono assentati (alcuni uscendo dall'Aula). Semplicemente 157 indegni, tutto il mondo oggi sa chi siede su quegli scranni.
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domenica 12 marzo 2017
Serve aria nuova
Var var var var, a richiesta dei team su 3-4 tipologie di infrazioni. Fuorigioco sempre, eliminare passivo. Fuorigioco tramite tecnologia. Espulsioni sempre a tempo. Definitive solo se atto violenza gratuito tipo pugno. Limite giocatori in rosa. Limite compravendite effettuabili in anno solare. Fairplay finanziario. Coppa Italia all'inglese parecchi turni sorteggio del tutto casuale partita in casa della peggio piazzata se pareggio ripetizione in casa della meglio piazzata. Tetto stipendi quanto meno europeo, con norme anti trucchi tipo nero e sponsorizzazioni o benefit. Mercato solo estivo; a gennaio acquistabili solo i senza contratto o gli under 21 ed entro i limiti di cui sopra. Calcio come football americano. Stadi di proprietà. Carcere duro per teppisti. Daspo a vita per recidivi. No tessera tifoso, vendita libera. Partite solo domenica pom e sera; al massimo una sab sera, mai alle 12, mai Lunedi. Mai serali a dic/gen/feb. Premi corposi per piazzamento. Tempi effettivo: orologio si ferma in caso di sostituzioni, barella, rigore. Timeout, tipo 1 a tempo per team, opzionale, durata 60'', no ultimi 15'. Allo stadio striscione e insulto libero, stroncare chi alza le mani. Chi compra partite o ci scommette e ammette: radiato Meritiamo rispetto e trasparenza, tutti. Chi ama il calcio vuole queste novità chi ama imbrogliare prevaricare e dominare no.
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venerdì 10 marzo 2017
Cari cricket (trad. "cari genoani", laddove il "cari" è da intendersi in senso sincero ma blando)
Non ho mai detto in vita mia a un genoano che a Genova a tifare Genoa sono solo gli immigrati o i "meridionali", e non perché sia falso (lo è, come è falso il contrario) ma perché sarebbe impossibile e comunque davvero irrilevante, oltre ad essere stupida la frase in sé (a noi lo dicono sempre, ed è falso, e stupido, e sarebbe irrilevante anche se fosse).
Né ho mai detto che hanno una maglia brutta o banale o simile a quella di altre squadre (che sia simile ad altre è vero), e non perchè noi blucerchiati si abbia una maglia bellissima e unica al mondo (è così), ma perché sarebbe idiota dire una cosa del genere, perché la maglia è comunque sacra, e perchè tutto sommato la loro è una maglia comunque bella (a noi dicono che è una maglia da ciclista, in senso spregiativo, che poi non vedo dove sarebbe lo spregio, detto francamente).
Non ho mai detto che molti dei loro 9 scudetti sono stati vinti giocando due partite in tutto, una partita il sabato e una la domenica, e non giocando 30-40 partite nell'arco di 9 mesi; o meglio: l'ho detto solo quando davvero mi ci hanno tirato per i capelli, e d'altra parte, sebbene anche per me i loro scudetti siano 9 e tutti legittimi, quello che ho detto è drammaticamente vero (la nostra prima Coppa Italia l'abbiamo vinta giocando 13 partite, non 2).
Non ho mai detto che essere la squadra più antica d'Italia è uno schifo, ma non penso che sia molto rilevante (le due squadre genitrici della Sampdoria, ovvero la Sampierdarenese e l'Andrea Doria, risalgono a quegli anni); né ho mai fatto notare (se non provocato) che, sebbene antico, il club rossoblù nacque come "cricket and footbal club", quindi con il calcio come sport secondario e comunque non esclusivo...
Non ho mai cercato di svalutare una vittoria altrui esibendo pretestuose, esagerate, inventate lamentazioni per presunti torti arbitrali o presunte condotte antisportive tenute dagli avversari (ahimé, qualche volte i genoani lo hanno fatto eccome); se vittima di errori arbitrali o comportamenti odiosi dei cugini, l'ho fatto presente con forza, ma sempre se reali e non inventati e senza comunque mai gettare gratuitamente e artatamente e sistematicamente fango sulle vittorie altrui.
Non ho mai detto che il centro città tifa Genoa (o Samp) e che a tifare Samp (o Genoa) sono solo periferie o delegazioni (come la fantastica Sampierdarena nel caso della Samp), perché sarebbe falsissimo, stupidamente falso, clamorosamente irrilevante e perchè, anche se fosse, Genova è UNA (e bellissima).
Non ho mai detto a un genoano che i veri genovesi sono sampdoriani (assurdità bella e buona, mi interrogo sempre sull'intelligenza di chi la dice) o che a Genova esiste una sola squadra (ne esistono tante, parlando delle principali ne esistono due, più o meno con lo stesso numero di tifosi, una maggiormente nota e titolata, in assoluto e specie guardando agli ultimi 70 anni, cioè noi), e non l'ho mai detto anche se il Genoa fu fondato da inglesi e non da genovesi, e anche se nei primi anni agli Italiani non era permesso assistere alle partite...
Non ho mai rinfacciato ai genoani il fatto che da quando è nata (12 agosto 1946) la Sampdoria ha sempre fatto, globalmente, meglio e più del Genoa, né che ha vinto più trofei (7 trofei a 0, e diverse finali) o che è più conosciuta nel mondo (assodato), né che ha vinto più derby (eh già) né che per ora sta stravincendo la ridicola lotta per il primato annuale cittadino (una roba tipo 56 a 12), benché sua tutto vero, e non l'ho mai detto perché penso che questi dati siano noti e non debbano essere ripetuti come un mantra... e perché anche se abbiamo dati migliori è comunque davvero bello che a Genova ci siano due squadre così antiche (le radici stanno per entrambe nel secolo XIX) e gloriose e protagoniste di un derby unico e noto in tutto il mondo. Siamo genovesi prima di tutto, anche se poi ci siamo noi, con quei colori da brividi che in natura sono secondi solo a quelli dell'arcobaleno, e ci siete voi, i "cricket"!:-)
Non ho mai detto niente di tutto questo se non provocato, come non ho mai, e dico mai, irriso un genoano dopo averlo battuto (ed è capitato di batterli molte volte, più di quanto sia capitato di venirne battuti) -in realtà in 50 anni non ho mai irriso nessuno, e specialmente dopo averlo battuto- né ho mai fatto notare che dall'invenzione della TV ad oggi noi abbiamo vinto trofei in serie e loro niente, o che hanno fatto il triplo degli anni di B, rispetto a noi, e pure 2 di C... perché non è questo il mio modo di vivere lo sport e la sana rivalità.
Lo faccio notare oggi, faccio notare tutto questo, ma non sto parlando con un genoano, non lo sto canzonando: la differenza mi pare evidente. Sto argomentando su un blog.
Eppure, nonostante questo, ogni anno devo sorbirmi questo cumulo di assurdità da parte di persone con un evidente complesso di inferiorità (può essere motivato, non lo nego, specie in chi ha masticato amaro nel decennio della Sampd'oro) e che hanno una concezione dello sport che definire malata è garbato.
Pazienza, ci ho fatto il callo. Io sono scuola Mantovani, altra stoffa.
E sebbene sia blucerchiato al 100% dall'età di sei anni, per via di mio padre e per la sacra appartenenza geografica (non tifo Samp, sono Samp), non manco di rispetto -se non per burla, che è cosa diversa dall'irridere- al Genoa, di cui tuttavia non amo i colori, né il modo di intendere lo sport e il modo di vivere la rivalità cittadina, né la storia passata e presente: semplicemente, parteggio per altri colori.
Noi di blu cerchiati abbiamo un'altra mentalità (generalizzando, è ovvio, ci sono pure sampdoriani poco sportivi o genoani che sento affini per modo di pensare), e pensiamo sia migliore della loro, ma è una nostra idea, eh.
Ho vinto più derby, sono finito quasi sempre (più sempre che quasi) davanti ai cugini, ho vissuto una stagione di gloria pazzesca e sconosciuta ai miei cugini se non, in parte, a quelli centenari e coi limiti sopra detti, non ho conosciuto certi loro precipizi, ma questo non mi fa sentire migliore, forse perchè manco di eccessivo provincialismo, chissà... come obiettivo ho sempre avuto quello di divertirmi e di sentirmi orgogliosamente blucerchiato, non di primeggiare in città (diciamo che primeggio nonostante tutto), davvero non ce la faccio a considerare un derby la partita dell'anno o della vita (forse dell'anno ma solo nelle stagioni davvero misere e storte eh) e se proprio devo o dovevo puntare a vincere qualcosa, ho sempre pensato e penso a scudetti o coppe nazionali o internazionali, non certo ai derby (che tuttavia voglio vincere, sono sempre partite eh, e pure molto calde in genere) o a qualche punto di distacco (non baratterei mai un derby con un trofeo nazionale o internazionale o con un miglior piazzamento). Ripeto: vincere per me è importante ma assolutamente secondario rispetto a certi altri "obiettivi" quali quello di divertirmi, di rispettare le regole, di sgambettare su un prato verde fasciato di blucerchiato, di essere Samp in tutto. In sintesi, se si vince: bene; se si perde: bene lo stesso, purchè ci si sia impegnati e comportati in maniera corretta, mantenendo alto il nome della nostra città e i nostri colori. Vivo poco (e in maniera sana) la rivalità cittadina, con l'accluso e tipico "menaggio", forse perchè da diversi anni sono esule, ma penso soprattutto perchè sono di scuola Mantovani.
Eppure lo so già che questa settimana finirà come le altre pre-derby e la prossima come le altre post-derby... ma, come detto, ci ho fatto il callo, o forse ancora non del tutto.
Un saluto a tutti i cricket del mondo.
Un approfondimento sui dati mantra, aggiornato a un anno e più fa, e' questo: http://mauroarcobaleno.blogspot.it/2015/05/samp-e-genoa-un-confronto-da-asilo.html
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sabato 25 febbraio 2017
"Camion bulgaro perde lastre di marmo sull'asfalto"
Cosa non va in questo titolo? Provate a pensarci.
Innanzitutto non mi pare che il camion sia bulgaro, ma se lo fosse si intende di fabbricazione bulgara o di immatricolazione bulgara? E, nel caso, il fatto che sia stato costruito in Bulgaria o abbia targa bulgara spiega lo scivolamento delle lastre di marmo? Può avere un'attinenza immediata o evidente, del tipo "Affetto da tremarella fa cadere la tazza di caffè sul piede di signora e la ustiona?" Allora avrebbero potuto titolare Camion rosso perde lastre di marmo sull'asfalto o Camion carino perde lastre di marmo sull'asfalto.
E' bulgaro l'autista? Ok. Perché precisarlo nel titolo? Avrebbero mai scritto Camion italiano perde lastre di marmo sull'asfalto? O Camion di Bergiola Maggiore perde lastre di marmo sull'asfalto? E poi, è bulgaro bulgaro o immigrato in Bulgaria di seconda generazione? Cioè, per capirci, il nonno era bulgaro? Ai Mondiali tifa Bulgaria o fa finta? Se c'e' Bulgaria-Libia, per chi tifa? Lo si precisa perché i bulgari sono internazionalmente noti per guidare come pazzi specie se caricati di marmo o perché hanno una particolare predisposizione a farsi scivolare via il carico sulla pubblica via? Un po' come leggere "Trans rapinato alle Poste" (eh già, ma lì si sa da dove viene l'incasso, no? Ah, i pregiudizi.)
Allora, per mera ipotesi didattica, la colpa potrebbe essere della segheria da cui ha ritirato il carico, del produttore della struttura in legno che imprigionava il marmo ed improvvisamente ha ceduto, di un buco sull'asfalto come concausa e quindi dell'amministrazione pubblica, etc. O del destino cinico e baro.
Perché la faccio tanto lunga su un titolo?
Perché è un piccolissimo, quasi irrilevante indizio di un modo di pensare che non mi piace. Non sarebbe stato anche più facile, oltre che serio e logico, titolare "Camion perde lastre di marmo sull'asfalto", magari condendo con l'abusato "tragedia sfiorata"?
Quel "bulgaro", che pare fornire un'informazione più dettagliata, in realtà fa ben altro, instilla una particella di lievissima ed insana discriminazione nei cervelli stressati e distratti (e fragili) di chi nel pieno dei casi suoi durante un giorno di lavoro butta distrattamente l'occhio sulle news, tra un tramezzino e un caffè in pausa pranzo.
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Definitivo sul caso Lidl
Quindi parrebbe normale, a sentire i commenti del 90% delle persone, rinchiuderle in un gabbiotto, di fatto privandole della libertà personale, dileggiarle abbondantemente, filmare il tutto e postare la clip online. Una delle due urla disperata (come una scimmia, fanno notare quelli che hanno visto più documentari degli altri, quindi uno in tutto e forse perché si era rotto il telecomando), si tocca la mano, ma è tutta scena, recitazione pura, tanto più che l'altra, osservano gli acuti, sta buona in un angolo e continua a rovistare con professionalità come se nulla stesse accadendo. Anzi, aggiungono molti, si sarebbe dovuto far di più (piovono consigli sparsi: urinare sulle stesse dall'alto della gabbia, versare benzina e dar fuoco: mi piace il tecnicismo spinto e l'enorme senso pratico di queste forme di vita basate sul carbonio e sull'idiozia che, con un dito e la lingua di fuori per l'enorme sforzo intellettivo, cercano una lettera dopo l'altra sulla tastierina del loro phone che essendo smart è già più intelligente di loro anche nella versione base da 80 euro per webeti).
Ricapitolando: due donne (pare noiose e recidive) rovistano tra roba fallata che sarà buttata. Due dipendenti dotati di notevole spirito di intraprendenza e davvero encomiabili per il senso di fedeltà nei confronti del legittimo proprietario di questi rifiuti (dicesi padrone), le trovano, le rinchiudono, le deridono e abbelliscono la loro pagina facebook con l'impresa.
Domanda dell'ingenuo: è rubare rovistare in un cassonetto o tra roba in attesa di essere buttata? Tecnicamente sì. D'altra parte settant'anni fa era reato essere ebreo, sicché ci sta tutto, se pensi che un tizio è stato in galera 21 anni per un errore di interpretazione (notizia dell'altro ieri) e se pensi che la pedofilia è spesso prescritta.
Ma la roba fallata o gli alimenti in scadenza o scaduti o avanzati non dovrebbero essere distribuiti gratuitamente ai poveri della terra? Pare di no. E' più logico buttarli; se uno è povero, come ebbe a dire fra le righe Papi a un bimbo, è perché non è stato abbastanza bravo.
I più civili arrivano a dire che i due eroi del giorno hanno fatto male a postare il video, ma a fare questa cosa e a filmarla no. Sarebbe dunque un mero problema di pubblicazione online.
I più agitati leoni da tastiera suggeriscono soluzioni più radicali delle quali abbiamo detto e quindi rimproverano i due dipendenti di eccessiva bontà. C'e' anche chi offre loro completa assistenza legale, chi vorrebbe donare tutto lo stipendio o intestare tutti i suoi beni a questi due eroi, e chi rimpiange di non essere stato lì.
Si può parlare di individui mononeuronici e a loro volta fallati, sebbene dotati di piani tariffari con traffico dati? Probabilmente sì. E' ormai da tempo assodato che un neurone è più che sufficiente per sottoscrivere una connessione dati e usare una tastiera, al netto di qualche h e di alcuni apostrofi e sopportando orribili sevizie su congiuntivi e consecutio.
Sul fatto che il cosiddetto leader di un cosiddetto partito cavalchi questa bestiale carnevalata non ho molto da dire, considerando io la Lega Nord, fin dal primo giorno, un partito non votabile in quanto razzista, xenofobo, omofobo, violento, fascista e senza una sola idea valida e, si è poi scoperto, disonesto come gli altri. Sottolineo: dal primo giorno (ho più di un neurone, parrebbe).
Ma, chiede il sottile, a te che stai scrivendo queste belle parole umettate col buonismo di sinistra che a noi di destra ci fa vomitare le budella, non danno fastidio le zingare quando ti si appiccicano nel parcheggio del Lidl o del Penny o, magari, infastidiscono con preferenza tua moglie quando è sola, o gli anziani che sono più indifesi? E a te, precisa, piace essere derubato?
L'osservazione è interessante, anche se quanto la traduzione dal finnico del manuale di istruzioni di un tagliaunghie fatta da un analfabeta funzionale.
E' ovvio che non ami essere importunato (l'elemosina si può chiedere con dignità ed educazione), né derubato. Ma se ciò accade, dal mio punto di vista, la colpa è di chi dovrebbe garantire l'ordine pubblico e non ci riesce (poi magari non ci riesce perché una classe politica di delinquenti che ha interesse a che le polizie e la giustizia funzionino male non fa altro che tagliare fondi alle stesse, ma questo è un altro discorso), e in ogni caso, (attenzione alla precisazione che segue) a meno di un pericolo immediato per la mia vita e quella dei miei cari o di altri, non ritengo di avere l'autorizzazione a comportarmi come il giustiziere della notte. Se uno chiede l'elemosina infastidendo le persone o tentando di rubare, deve essere fermato e punito dalle preposte autorità; se chiede aiuto e basta, non vedo il problema, si è liberi di aiutarlo o no, anche se in qualche paese e anche da noi in qualche comune pare che chiedere l'elemosina sia reato, o sconveniente, specie davanti alle chiese o ai negozi di lusso, noti templi di moralità e correttezza.
In sostanza, quello che vorrei capire dalla lezione di questa legione variegata e foltissima di idioti con smartphone, decerebrati con tablet, svantaggiati con pc, giustizieri della porta accanto, fascistelli da quattro soldi, è questo: se io colgo sul fatto un tizio (bianco, italiano) che sta tagliando le gomme della mia auto, sono dunque autorizzato a prenderlo a cinghiate, brutalizzarlo, rinchiuderlo in un gabbiotto, urinargli addosso, dileggiarlo, dargli fuoco, filmare il tutto e andare a caccia di like?
Dite di no? Uhm... avete ragione, è italiano. In questo caso devo chiamare la polizia e attendere paziente che la giustizia faccia il suo corso. Altrimenti sarei colpevole di razzismo, violenza, brutalità, idiozia. In questo caso. Tortura no, perché in Italia non è reato.
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martedì 21 febbraio 2017
Vendesi 50 euro
(Centro città, tardo pomeriggio)
Paolo: Ciao.
Sergio: Ciao, come va?
Paolo: Bene, bene, tu che fai?
Sergio: Si tira avanti...
Paolo: Hai messo una cosa in bacheca? Cosa cerchi?
Sergio: No, vendo.
Paolo: Uh. Cosa?
Sergio: 50 euro.
Paolo: Ho capito (sorride), è troppo.... ma dico: cosa vendi?
Sergio: 50 euro...
Paolo: ?
Sergio: Ma sì, cerco di farci più che posso, tanto più che ci guadagno comunque.
Paolo: Scusa eh, ma ho 55 anni: non capisco...
Sergio: Eh, adesso non buttarti giù, io ne ho 4 di meno, cosa sono allora, un minorato?
Paolo: Sì, ma spiegami, no?
Sergio: Li ho trovati due ore fa nel parcheggio.
Paolo: Cosa?
Sergio: Il cinquantino.
Paolo: Ah.
Sergio: Che culo eh? Erano accanto a un tombino, tutti piegati, non volevo crederci.
Paolo: Immenso, sei proprio un gran figlio di buona donna.
Sergio: Così, mi son detto, vediamo di farci qualcosa... non capita tutti i giorni.
Paolo: Giusto... ma cosa vendi non me lo dici?
Sergio: I 50 euro no?
Paolo: ?
Sergio: Eh sì, mi son detto: li vendo a 45, vedrai che si fanno avanti, d'altra parte son sempre 45 sacchi che piovono dal cielo.
Paolo: Ma hai bevuto?
Sergio: Lo sai che sono astemio.
Paolo: Ah già, poveraccio. Ma prendi per il sedere o cosa?
Sergio: Ma che hai oggi eh?
Paolo: Cioè vendi i 50 che hai trovato, a 45 euro?
Sergio: beh, sì. Se li vendo a 50, chi li compra?
Paolo: Giusto...
Sergio: Già.
Paolo: Uhm...
Sergio: Semmai se vedo che non funziona, fra due giorni scendo a 40...
Paolo: Saggio. Sei nato per vendere. Ma senti, io li stavo giusto cercando sai?
Sergio: Davvero? Stavi cercando 50 euro? Guarda tu il caso.
Paolo: Eh già. E poi ti conosco, meglio fare affari con un amico, piuttosto che con un estraneo.
Sergio: Giusto.
Paolo: Senti...
Sergio: Sì...?
Paolo: Ti dò 40, me li dai? vendi subito ti levi il pensiero.
Sergio: Beh, in effetti... 40 d'un botto, stamane manco ci pensavo... fanno proprio comodo.
Paolo: Ecco, bravo.
Sergio: Ci sto!
Paolo: Bene, eccoti due bigliettoni da 20.
Sergio: perfetto, aspetta che vado a levare l'annuncio... (si allontana)
Paolo:...
Sergio: Ecco i 50, sono tuoi.
Paolo: Grazie.
Sergio: Grazie a te.
Paolo: Ora vado, sono di fretta.
Sergio: Ok, a presto allora!
Paolo: Ciao!
(fra sé e sé) Son proprio contento, non penso che su ebay avrei potuto trovare 50 euro a meno di 40.
(Ormai è quasi buio, prime luci della sera).
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lunedì 20 febbraio 2017
That's amore
Ieri una coreografia pazzesca allo stadio, meravigliosa, sorprendente. E non siamo in testa alla classifica né lottiamo per trofei o simili. Uno spettacolo di colori ben studiato, un entusiasmo parossistico, un'immensa bomboniera festante. E' solo gioia, amore blucerchiato a prescindere. Io queste cose le ho sempre viste, non mi stupisco, sono di famiglia dall'aprile del 1973. Penso allo stupore degli altri, e sorrido. Noi siamo così. Non so se unici al mondo ma di certo ce ne son
pochi.
domenica 19 febbraio 2017
Il denaro, sempre quello
Se il Napoli arrivasse dodicesimo parleremmo di stagione fallimentare; se ad arrivare dodicesimo fosse il Crotone parleremmo invece di impresa. Se la Juve arriva terza, a Torino è lutto per un mese; ma se avesse la rosa del Chievo ed arrivasse terza, sarebbe festa per un anno. Cosa voglio dire? Che i risultati ottenuti sul campo vanno giudicati sulla base di tanti fattori (forza degli avversari, sfortuna o fortuna, infortuni, etc) fra cui, principalmente, i mezzi impiegati.
Se io cucino da dio per dieci persone con 50 euro sono un fenomeno, se Piero può disporre di 1000 euro e organizza una cena migliore della mia potrebbe non essere più bravo di me, solo più ricco e abile ad utilizzare i mezzi che può permettersi (perché comunque un cuoco incapace anche con 1000 euro potrebbe preparare cibo scadente, ovvio).
Concludendo, è evidente che se Inter, Milan, Juve, Roma e Napoli alla fine dell'anno sportivo occupano posizioni di classifica generalmente migliori di Pescara, Empoli, Chievo e Udinese ciò non accade perché sono più bravi, ma perché hanno risorse maggiori (ed eventualmente sono poi più o meno capaci di sfruttarle appieno). Esistono eccezioni (quest'anno, l'Atalanta) ma le eccezioni confermano la regola, come è noto.
Giudicare i risultati senza tener conto di questo è da idioti... facile dire che il Milan ha fatto meglio dell'Udinese, vorrei vedere.
Ecco quindi che un'Atalanta che dovesse arrivare quinta avrebbe compiuto un'impresa, una Roma che arrivasse quinta un mezzo disastro. E' logico. Gli Agnelli o i Moratti, con il denaro di un Corsi, non vincono lo scudetto nemmeno nei sogni. Poi, come detto, è chiaro che se Agnelli ne ha quanto Moratti ma è più abile, e magari pure più fortunato e più abituato a vincere, lo vince lui. Ma non si può dire sia più abile di un Preziosi: si può dire che sia più ricco o che preferisca investire molto più denaro nella società, a fronte anche di incassi stratosferici se paragonati a quelli di squadre di mezza classifica.
Tutti questi ragionamenti sono evidenti e sacrosanti, ma noto che nelle discussioni da bar non sono quasi mai tenuti in considerazione.
Io stesso, Samp, ho attraversato di recente un quindicennio in cui vi erano risorse maggiori da investire rispetto a quante ce ne sono oggi (sebbene sempre inferiori a quelle delle classiche due o tre big e sebbene senza mai fare i passi troppo più lunghi della gamba per non rischiare facilissimi fallimenti post sbronza) e, avendo saputo la dirigenza di allora impiegare molto bene quelle risorse, ho assistito, sulla sponda giusta del Bisagno, a un decennio di gran gioco e di trionfi in serie (7 trofei in 10 anni più numerose altre finali): so quindi di quel che parlo.
Quindi, appurato che, a differenza delle gare automobilistiche alle quali partecipano auto della medesima cilindrata, in serie A e nel calcio in genere è ammesso che squadre che dispongono di 320 milioni di fatturato possano giocare con squadre che dispongono di 30-40 milioni; essendo pacifico che tutte le squadre, ricchissime o povere, non hanno limiti agli acquisti che possono effettuare (il che vuol dire favorire le prime, evidente), e assodato che vi sono magnati che possono impiegare decine di milioni a fondo perduto senza che i bilanci drogati che ne risultano pongano problemi di vario tipo alle autorità sportive, è evidente che, riferendoci per esempio a quest'anno per comodità, il campionato di A è diviso in fasce, che alcune eccezioni possono sempre scavallare ma si tratta appunto di eccezioni (per un' Atalanta che sta incantando vi può essere un Palermo sorprendentemente messo male o, per esempio gli anni scorsi, un'Inter e un Milan in crisi profonda). La fascia 1 che racchiude i team che hanno costruito squadre in grado di puntare allo scudetto, rastrellando i giocatori più affermati e bravi e strapagandoli sia come prezzo di acquisto sia come stipendi e bonus, spendendo quindi in compravendite ed emolumenti decine e decine di milioni, spesso senza freni e non sempre del tutto coperti dai ricavi, vede al suo interno Juve, Roma e Napoli, con velleità di Milan e Inter che sono in una fase di transizione societaria e che comunque possono ripiegare sui posti Champions.
La fascia 2, che ambisce alla Champions o se va male all'Uefa (Lazio Inter Milan Fiorentina, forse Torino, incredibilmente l'Atalanta), la fascia 3 che ad eccezione di inattesi ed eccezionali spunti in avanti punta a un campionato tranquillo, senza patemi e con diverse soddisfazioni, magari portando avanti meritevoli discorsi tecnico-tattici basati sui giovani (quegli stessi giovani che le big snobbano salvo poi, una volta fatti crescere e maturare, acquistarli a giugno, a caro o medio prezzo dalle suddette) e che comprende Sampdoria Udinese Bologna Genoa Chievo e inaspettatamente, quest'anno, il Sassuolo) e la fascia 4, cioè le squadre che lottano per raggiungere l'ambito traguardo della permanenza in serie A: Palermo Crotone Pescara Empoli Cagliari. Naturalmente ogni anno ha le sue specifiche, quest'anno il Sassuolo fatica ma in teoria è di fascia 2, l'Empoli e il Cagliari forse è riduttivo metterli in fascia 4, l'Atalanta è più da fascia 3 come minimo, etc, ecco perchè astraendoci e generalizzando su più anni possiamo dire fascia 1 juve-roma-napoli-inter-milan fascia 2 lazio-fiore-toro fascia 3 tutte le altre (8) tranne quindi quelle di fascia 4 palermo-crotone-pescara-empoli.
Alla fine, dunque, nel campionato 1 (team con risorse immense o notevoli o comunque, penso al toro, non da mezza graduatoria) la classifica al momento è la seguente:
1.juve 2.roma 3.napoli 4.lazio 5.inter 6.milan 7.fiorentina 8.torino
Nel campionato 2 è questa:
1. atalanta 2.sampdoria 3.chievo 4.udinese 5.bologna 6.cagliari 7.sassuolo 8.genoa
Nel campionato 3:
1.empoli 2.palermo 3.crotone 4.pescara
Naturalmente vi è un po' di fluidità. Il Sassuolo l'anno scorso spadroneggiava e ha comunque risorse tali da poter ambire alla fascia 2, il Palermo e l'Empoli potrebbero far meglio e spesso lo hanno fatto, l'Atalanta in genere fa peggio anche se non malissimo, Il Milan comunque meglio di così, la Samp ha fatto molto meglio e magari fra uno-due anni lotterà per un posto in Europa, Il Genoa oscilla e quindi potrebbe di nuovo crescere, Il Toro è in crescita (societaria) che vedremo se si concretizzerà sul campo, etc.
Ecco perché i discorsi da bar sono definiti discorsi da bar. Che Napoli-Chievo finisca 1 è ovvio, che possa anche finire X2 è il bello del calcio. Ma a fine anno i soldi la fanno da padrone (spesso anche durante...) e questo secondo me riduce la bellezza di un torneo che potrebbe brillare di più se le risorse fossero distribuite più equamente (penso a quelle televisive) o se vi fossero limiti come per esempio quelli alla consistenza numerica della rosa o al numero di compravendite effettuabili in un anno solare e un tetto europeo, meglio mondiale, agli emolumenti dei giocatori. Perchè se io ho più denaro sono già avvantaggiato, non è giusto che abbia altri vantaggi. Se ho denaro posso acquistare i 4 giovani migliori senza preoccuparmi troppo di scegliere quelli che daavvero esploderanno; se ho denaro infinito, li acquisto tutti quindi posso anche essere un cazzaro come talent scout. Se invece posso acquistarne solo due, è chiaro che con più denaro è più facile e non me li farò sfuggire, quei due che ho scelto, ma dovrò comunque capire chi davvero merita, quindi avrò sì il vantaggio del denaro ma dovrò metterci del talento comunque. Oggi gli squali acquistano a mani basse indiscriminatamente spesso solo per togliere il pane agli altri.
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sabato 18 febbraio 2017
Cara, escort un attimo
Alla Juve non si litiga. Nelle altre squadre sì. Alla Juve un allenatore urla in malo modo contro un giocatore durante la partita, lo definisce testa di caspiterina, il giocatore a fine match scappa via col muso lungo, ma non è un litigio, non siate superficiali e stupidi come al solito, suvvia, finiamola con questa antijuventinite. E' un'incomprensione, un fraintendimento, un disguido; una bazzecola, arriverei a dire. L'ufficio stampa di Donald Trump (che, è noto, inventa pure massacri mai avvenuti) si spingerebbe a dire che non è successo nulla e i due nemmeno si sono parlati in campo, ma ancora non siamo al livello di quel genio arancione, noi qui in Italia. E, naturalmente, adesso, in mixed zone, è già tutto ampiamente chiarito, affrontato, sviscerato, assodato, ricomposto, amici più di prima, baci e abbracci, tarallucci e vino, panta rei singing in the rain.
In un'altra squadra, per esempio alla Samp, se fosse successa una cosa del genere, per esempio Muriel litiga con Giampaolo, il giorno dopo il quotidiano sportivo dal colorito roseo avrebbe titolato in bella evidenza: Muriel, l'Inter nel mirino. Al di là di questa acclarata disparità di trattamento, questa bianconera raffinatezza lessicale mi ricorda, anche se non c'entra nulla, il caso del fratello di uno che conosco che è povero in canna e tradisce la moglie (insomma, va a putt...), non come il suo datore di lavoro, ch invece ha sostanze e, il venerdì sera, frequenta le escort. O un po' come lo spazzino, mestiere nobilissimo e utile, che d'improvviso è diventato, a sua insaputa, un operatore ecologico. Cosa voglio dire? Chè è assurdo litigare? No, anzi è normale, accade spesso, in campo poi c'e' la tensione agonistica a complicare il tutto, sebbene in questi casi ci si aspetti che il giocatore (anche l'allenatore?) venga poi sanzionato. Quel che voglio dire è un'altra cosa: che non è normale negare l'evidenza. Quanto mi sarebbe piaciuto sentir dire: sì, abbiamo litigato, l'ho mandato a quel paese perchè non capiva quel che dicevo e non si deve permettere di contestare in campo, ma poi abbiamo chiarito, si è scusato e va bene così, naturalmente sarà punito. Invece, amici miei, non è successo nulla, il calcio d'altra parte non è bello se non è litigarello, ma il mondo è bello perché è vario e chi fa da sé fa, notoriamente, per tre.
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Vitalizio mon amour
Un Parlamento senza legittimità costituzionale, che sarebbe dovuto rimanere pudicamente in carica lo stretto tempo necessario per approvare una legge elettorale non in contrasto con la Carta, è invece lì da anni, e a far danni. Non solo ha partorito riforme e leggi pasticciate, incostituzionali e bocciate, non solo ha demolito gli ultimi diritti sociali rimasti in piedi, non solo ha ottenuto risultati pessimi in tema di economia, adesso vuole anche legiferare sul web, giusto per mettere la museruola all'unico media in buona parte libero che ancora scoperchia le porcate che certi personaggi sono soliti commettere. Gente senza competenza e senza dignità, a caccia di un vitalizio o di una rielezione.
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giovedì 16 febbraio 2017
Pochi grammi di hashish
1) L' hashish ha effetti negativi sulla salute? Benchè non mi risultino casi di morte per canna, l'uso intenso può avere effetti negativi. Anche se bevo mezza bottiglia di whisky al giorno però avrò problemi di salute molto gravi (date un'occhiata al numero di morti/anno per etilismo), eppure io posso tenere 100 bottiglie di superalcolici in salotto senza rischiare nulla (e lo Stato ci guadagna, come sul gioco d'azzardo che rovina le persone), ma un tizio con pochi grammi di hashish, pure minorenne, viene perquisito a scuola e poi viene perquisita la sua stanza. Non aggiungo e poi si uccide, perchè non sono un cretino né un webete e perché questo è stato un epilogo isolato e dai contorni causali da definire con precisione (non voglio sparare sentenze a caso), ma di certo per pochi grammi si incide in maniera devastante su personalità fragili (data l'età): non stiamo parlando di spacciatori professionisti e maggiorenni. E anche se per qualcuno non c'e' differenza fra droghe pesanti e leggere e ci si ostina ancora a non depenalizzare l'uso delle seconde, direi che fra hashish e cocaina o eroina c'e' una bella differenza, altrimenti diamo l'ergastolo per un divieto di sosta.
2) Se tuo figlio di quindici anni arriva a casa e ti dice che ha rubato una scatola di cioccolatini all'iper, tu che fai? A) Gli chiedi perchè l'ha fatto, lo sgridi duramente, decidi una punizione severa, lo minacci di sciagure inenarrabili se solo oserà rifare una cavolata del genere e restituisci il maltolto all'iper, scusandoti e obbligando egli stesso a scusarsi, OPPURE B) chiami la polizia e lo denunci?
Lo so, magari nel caso in questione i genitori le avevano già provate tutte prima di allertare la Gdf, ma vi sembra che il povero ragazzo che ha deciso di uccidersi fosse un criminale incallito che se ne frega di tutto e di tutti?
3) Non giudico la scelta della madre di chiamare la Gdf perché non conosco esattamente la situazione. Potrei dire che io non l'avrei fatto, ma non so: magari hai un figlio violento che non riesci davvero più a fermare e pensi che non ci sia altro da fare. Dite che non sembra essere quello il caso di Lavagna? In effetti parrebbe che voi abbiate ragione, ma come detto non conosciamo i dettagli.
Tuttavia una cosa la dico: secondo me la madre ha effettuato una scelta dopo aver valutato molto male la situazione (i fatti lo dimostrano). Si tratta naturalmente della mia opinione.
4) Il possesso di pochi grammi di hashish è illegale, di 300 litri di rum no. Ok, le leggi vanno rispettate. Ma le leggi possono essere sbagliate, e questa lo è. Per es. lo erano le leggi razziali. Cambiamo le leggi assurde. In carcere marciscono persone fermate per quantità risibili di droga, mentre colletti bianchi autori di furti spesso dalla devastante portata sociale girano liberi e indisturbati. A volte pare che ci accaniamo contro i minorenni che si fanno una canna mentre trafficanti di eroina, stupratori, assassini riescono spesso a farla franca grazie a cavilli, patteggiamenti, avvocati abili. Pare, eh.
5) Personalmente, e qui ci stacchiamo dal caso di Lavagna di cui ho detto abbastanza, io sono per liberalizzare tutte le droghe (come per smetterla di combattere la prostituzione). In questo modo il narcotraffico fa bancarotta in due mesi. Non penso aumenterebbe il numero dei drogati, anzi smetterebbero di drogarsi quelli che lo fanno solo perché è una cosa proibita. Se oggi io voglio sballarmi lo posso fare anche con la sambuca, e comunque se un adulto vuole drogarsi prego si accomodi, come se vuole ubriacarsi. Poi, se per acquistare la droga ruba, o se da ubriaco si mette al volante, è chiaro che va punito con severità estrema, ma questo cosa c'entra? Ma perchè io posso sfondarmi il fegato di whisky e guidare da ubriaco ammazzando persone (e lo Stato ci guadagna) e non posso farmi una canna ogni weekend?
Piuttosto, pensiamo a strumenti educativi e di prevenzione seri e capillari (ma pensate che possa pensare a misure del genere un paese in cui non si incentiva l'uso del profilattico, l'educazione sessuale è inesistente e decine di farmacisti rifiutano di applicare leggi dello stato per motivi di convinzione personale? Se facessimo prevenzione e educazione sui rischi delle droghe e degli alcolici aiuterebbe sicuramente a circoscrivere il problema.
Naturalmente nel caso in cui una persona venga beccata a spacciare a un minorenne, la pena dovrebbe essere dai 20 anni in su.
Non mi piace uno Stato che mi salva dalla canna ma mi getta nelle braccia del whisky o delle slot.
6) L'opinione secondo cui la perquisizione a casa si sarebbe potuta evitare non è solo mia, ma anche di procuratori minorili e altri. Se l'obiettivo è recuperare (e non mi pare che un minorenne che nasconde un tocco di fumo sia Al Capone) forse la scelta degli strumenti andrebbe calibrata con maggiore sagacia.
7) Io non posseggo né fumo, né droghe pesanti né bottiglie di superalcolici (oltre le cinque-sei unità), sia chiaro. Ma mi irritano le punizioni non calibrate all'entità della colpa, o le crociate generalizzate. L'erba è erba, se la vuoi fumare accomodati, se vuoi gettarti dal ponte prego, se vuoi buttare nel cesso una banconota da 200 euro cosa aspetti? Ma sono cavoli tuoi, specie se io Stato con una mano ti stronco e con l'altra ti aiuto a rovinarti. Se sei minorenne, posso farti capire le cose senza ricorrere ad azioni estreme, presumo. Se sei maggiorenne posso consigliarti, o posso averti educato in un certo modo per diciotto anni, posso aiutarti, ma alla fine la vita è la tua.
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sabato 11 febbraio 2017
Orario di apertura delle chiese?
Non lo capirò mai, questo fatto che le chiese (cattoliche) chiudono come gli uffici. Accade da un decennio o due, una volta non era così. Adesso vai alle 9 e mezza di mattina, è chiusa; ci vai alle 14, è chiusa; alla sera chiude prima del ferramenta.
Che roba è?
Curano le anime (si fa per dire) o vendono brugole?
Non ho intenzione di diffondermi su questo tema, su cui ci sarebbe parecchio da dire.
Un luogo di rifugio, di accoglienza, di riparo spirituale può fare orario di ufficio?
E' una domanda molto simile a quella: ha senso un prete che non viva in (dignitosa) povertà?
OK, c'e' stato pure quel parroco che ha detto che piuttosto che accogliere immigrati avrebbe dato fuoco a tutto, e ci sono, lo so, Inquisizione, Pedofilia, Massacri a Go-Go, Omofobia, etc. Ma insomma, salviamo le forme, almeno!
Problemi di carenza di personale, dicono... e di sicurezza. Ok, ma non mi convince.
Bergoglio dice di dispiacersi quando "vedo orario nelle parrocchie, da talora a talora, poi non c'è porta aperta, non c'è prete, non c'è diacono, non c'è laico che riceva la gente".
E' un po' lo stesso discorso di chi fa il medico, l'insegnante o il poliziotto (lo so, gli ultimi due lavori pagati da fame) e pensa che sia un mestiere, il suo, come quello dell'imbianchino. No, è una missione. Sono due cose ben diverse. Se non hai motivazioni e le abbracci solo per campare (penso in particolare alle ultime due), siamo messi male, e difatti lo siamo.
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Sanremo 2017
Ho visto Sanremo a pezzi e bocconi; sommandoli, un'idea ce l'ho, parlo dei big (anche se di alcuni mi sfugge cosa li abbia già resi tali).
Mannoia e Turci su tutti: due carriere di grande rilevanza, addirittura notevolissima quella della Mannoia. Donne di spessore, bella voce, talento a bicchierate, contenuti, sicurezza e maestria ormai consolidate, presenza scenica straripante, non una macchia in tutto il percorso, serietà e talento, due belle canzoni quelle di Sanremo 2017.
Dopo, ma staccati, Meta, molto sottovalutato e gran bel testo e Samuel, che non deve dimostrare molto...
Poi: menzione per Gabbani, divertente, originale e non banale come appare e per Masini, anche qui testo da segnalare e bella coerenza. Non condivido le feroci critiche a Comello e Atzei.
Non mi esprimo su Conti (fa bene il suo, ma insomma) e De Filippi (mi astengo), nemmeno su siparietti tizio che non fa ferie in 40 anni di lavoro, come anno prima tizio che fa 45 figli (sorvolo). Crozza la prima sera col freno tirato, comunque sempre il numero 1 per distacco.
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martedì 7 febbraio 2017
Le Poste, sempre la solita storia
Inizio con una doverosa premessa anti idioti: non ce l'ho con gli impiegati delle Poste, che anzi, spesso, ho trovato tra i più simpatici. Lo dico per evitare le critiche senza senso di quel 5% fisiologico che non adopera i neuroni quando legge e risponde.
Tre anni fa mi informai sul libretto postale per minori. Dicevano, i consulenti, che era un ottimo sistema per accantonare denaro per il proprio erede (max 10.000 euro, e qui già non si capisce perché) o per far finta di farlo e metterci invece del denaro e basta, dato che avrebbe fornito un tasso decisamente superiore a quello ridicolo dei libretti ordinari.
E in effetti il primo anno, vedo, ha fruttato circa 89 euro (sai che roba), il secondo 77 (a chi ci ha messo su 10 mila euro)
Il terzo? Eh beh, 0,88.
Cosa è successo? Ah nulla, nel contratto stava scritto che il tasso sarebbe potuto scendere (non lo metto in dubbio, nel contratto ci sarà sicuramente anche scritto che se le Poste vogliono possono mandare ogni giorno due impiegati a casa tua per il caffè, gratis) ed è sceso (direi piuttosto che si è azzerato); sa com'e', si tratta di un deposito liquido... (non lo era anche tre anni fa?): che poi son tutte balle, le poste e le banche i nostri soldi li prestano a tassi alti, guadagnandoci come maiali, ma a noi danno lo zero virgola fava di interessi, anzi sui c/c prendono pure diverse decine di euro di spese, per poter prestare i nostri soldi, si intende, e fornirci sempre meno servizi.
Fra l'altro pochi giorni fa le Poste hanno annunciato un aumento di alcune tariffe a fronte della diminuzione di alcuni servizi (penso sia l'unico stato al mondo in ciò può accadere); in pratica incassano ogni anno dallo Stato, quindi da noi, una vagonata di milioni di euro per consegnare la posta male e sempre meno frequentemente.
Dagli 86 e dai 77 euro dovete detrarre i 34,20 euro di bolli (29,70 due anni fa) che lo Stato sanguisuga si mangia, e se li mangia (se avete più di 5000 euro di giacenza media, un livello da ricchi) su qualsiasi conto o libretto esistente, anche se gli interessi sono 0,88.
Quindi primo anno rendimento 59 euro (su 10mila), secondo anno 43, terzo perdita di 33 euro.
Il punto non è "hai firmato, quindi ciccia". Chi se ne frega. Il punto è che chi lo consigliava avrebbe dovuto dire: se va bene prendi un'ottantina di euro contro, poniamo i 50 dei libretti normali (all'anno su 10mila euro, ricordiamolo), se va male puoi rimetterci, coi bolli. Invece non lo dicevano, e quindi spingevano le persone ad aprire un altro libretto e quindi a pagare due volte i 34,20 euro quando tenendo il denaro tutto sullo stesso libretto avrebbero preso meno interessi (quest'anno, sempre lo zero vigola fava, comunque) risparmiando però un bollo.
Ah, dimenticavo: il libretto per minori è nato per costituire un piccolo tesoretto per il minore, che senza rischi cresce nel tempo, anche se poco. E poi, dopo due anni, ti danno meno di un caffè l'anno e il tesoretto coi bolli si riduce di 30 euro a botta.
Tutto ciò conferma le mie storiche idee in materia. Le banche fanno schifo. Le poste un cicinin di più.
Custodiscono i nostri soldi (male, perchè se ne hai più di 100 mila e falliscono ce l'hai dove sai, pardonnez-moi per l'allusione poco fine), ci succhiano decine di euro di spese spingendoci però a fare sempre più operazioni online senza anadare in banca a rompere le scatoline agli impiegati, fanno profitto coi nostri soldi, ci riconoscono interessi da albumina.
Adoro questo paese, vederlo franare nell'abisso sarà un'esperienza commovente.
Se poi chiedi lumi, "un consulente la chiamerà per fissare uin appuntamento".
Non ce l'ho perché fanno perdere soldi, non è questo, è che fanno perdere tempo, e questi giochetti da bimbi sono così puerili, offensivi, squallidi... italiani.
Oh yeah.
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sabato 4 febbraio 2017
Raggi, andiamo avanti
Io direi che, ad oggi, Raggi ha commesso alcuni errori di valutazione (ma, per ora, comprensibili: Marra, a occhio l'avrei scelto pure io) ma ha anche fatto molto di buono, avendo contro tutti (tutti quelli fuori dal M5S e anche qualcuno del M5S!), e dovendo occuparsi di una città enorme, difficile e completamente devastata. Ci vorranno anni per rimetterla in piedi, volendo farlo e con l'aiuto di tutti o di molti; con tutti contro, non saprei.
Certo, se i media avessero esaminato così a fondo l'operato dei sindaci precedenti, Roma oggi non sarebbe devastata. E se i media non si inventassero le notizie (accade spessissimo), l'aria sarebbe meno puzzolente.
Al di là di quel che potrà fare di male in futuro, è davvero avvilente vedere che un intero mondo cui è stata tolta la mangiatoia di Roma e delle Olimpiadi si sta accanendo contro di lei a priori, cercando di farla cadere in trappola, spalleggiato da media che di professionale e di imparziale non hanno nulla.
Io dico che se alla fine del suo mandato la situazione di Roma sarà migliorata anche solo di un 15%, meriterà la riconferma. E' una donna che si sta dando molto da fare, e al momento merita tutto il rispetto e l'appoggio, in assoluto e, manco a dirlo, paragonandola ai suoi avversari che l'hanno preceduta in questo compito.
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giovedì 2 febbraio 2017
Il calcio dei ricchi e degli arroganti
E dunque in semifinale abbiamo Roma, Juve, Napoli, Lazio. Chi vincerà la Coppa Italia avrà giocato quattro turni. Che coppa è? Nel 1984-5 noi dovemmo giocare 13 partite per alzare al cielo il trofeo, un lungo cammino, ricco di veri ostacoli, che partiva in piena estate, con ancora la squadra non al top della forma, e si concludeva a maggio. Adesso le squadre cosiddette grandi entrano agli ottavi, giocano in casa contro la più debole, due minuti e sono in semifinale, e magari hanno pure l'aiutino...
Il fatto poi che si debba giocare a Roma la finale è l'ennesima vaccata.
La cosa non ha senso. I padroni del calcio sono arroganti e non amano il calcio.
Se vi piace 'sta roba, tenetevela.
Per non dire dei salti mortali che io, incensurato e tifoso campione di sportività, devo fare per acquistare un biglietto, quando i delinquenti entrano come vogliono e portano dentro lo stadio quel che vogliono, magari con la complicità dei dirigenti...
L' anno prossimo propongo una nuova formula: facciamo direttamente semifinali e finale, fra le quattro squadre arrivate ai primi 4 posti in serie A l'anno prima, e buonanotte.
Che poi erano strutturati così anche gli scudetti dei primi anni... due partitine in un weekend e diventavi campione d'Italia.
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mercoledì 1 febbraio 2017
Massima pena
Chi uccide merita di morire, ed è pure poco. Se uccide intenzionalmente, se non ha ragioni valide (es: legittima difesa) o attenuanti forti, se è stato certamente -sottolineo: certamente- lui (video, confessione, etc). Esiti differenti sono premi ingiustificati.So bene che le condizioni che elenco restringono l'ambito di applicazione a pochi casi (a differenza di molti stati Usa, per esempio, in cui puoi andare a morte anche da innocente, se non convinci una giuria), ma in quei casi, ripeto, sia pur pochi,esiti differenti sono indigeribili, per le vittime, e per i giusti.
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sabato 28 gennaio 2017
Contro Trump
Io lo dicevo ben prima che la testa arancione salisse al potere, come molti del resto (tranne quelli che lo hanno votato). E lo ribadisco: Trump è una sciagura, ci sarà solo da vedere quanti danni farà. Perché li farà, è certo. Quando parla è già un danno, per il buon senso e per la già ammaccata possibilità di una civile convivenza. Ogni suo respiro è una minaccia per l'umanità. Trump è una macchina del tempo: lo senti e ti pare subito Medioevo, con tutto il rispetto per quell'età che ha avuto comunque alcuni indubbi aspetti positivi, che non vedo invece in questo bianco arrogante, supponente, riflessivo come uno specchio appannato, straricco, razzista, xenofobo e misogino, cafone e retrivo. Per oggi mi fermo qua, tanto fa un tweet al giorno, e basta già quello per precisarne meglio profilo e potenziale.
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sabato 21 gennaio 2017
I've got mail
Negli ultimi tre-quattro giorni mi ha scritto Equitalia, almeno sette volte, pare che non abbia pagato qualcosa... E poi la Telecom, per avvisarmi (sei volte) che la bolletta è disponibile online. E una tizia che mi propone di firmare per una petizione, poi Valentina (tre volte) con oggetto Ciao! (non conosco Valentine ma posso rimediare in fretta), e anche Silvia con lo stesso oggetto: Ciao! (che siano amiche? Una cosucca a tre?). Aggiungiamo una certa Angela Baritono che da Marconigomma mi conferma l'offerta n° R 370/91 RA che non ho mai fatto, per la verità, e parla di isolanti, fatture e corriere Gls, e un Dottore, tale Dr. Pittella, che mi propone un metodo veloce per dimagrire 30 kg in 7 giorni, dev'essere lo stesso format di 7 spose per 7 fratelli. Oggi non mi ha scritto, e quresto mi ha fatto rimanere male, quel dottore di cui non ricordo il nome che mi proponeva sempre mirabolanti sistemi per l'allungamento del pene. O si è stufato o ha preso atto che non ce n'e' bisogno...
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venerdì 20 gennaio 2017
Miracoli
Davvero sono nauseato da chi utilizza frasi del tipo "ritrovati vivi due bambini dopo 40 ore sotto la neve, miracolo!".
Se per miracolo si intende caso davvero bizzarro, coincidenza, colpo di fortuna non ho nulla da dire.
Se per miracolo si intende intervento divino, allora mi chiedo se qualcuno è in grado ogni tanto di usare un 10% delle sue capacità logiche.
Se Dio interviene (a proposito, quale Dio? Quello costruito dai cattolici, quello costruito dai musulmani, quello dei Geova, o cosa?) per salvare due bambini, perchè non ha fermato la valanga salvando così più di venti persone? E mille altri perché.
Davvero non ne posso più.
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Neve, valanghe, hotel di Rigopiano
Quando dico che la macchina dei soccorsi ha funzionato in maniera pessima mi riferisco ai soccorsi dopo la valanga e a come è stata sottovalutala la previsione e la situazione meteo nei giorni scorsi in Abruzzo. La neve non cade a blocchi di 4 metri, se è arrivata a 4 metri è perchè è mancato l'intervento che deve esserci in questi casi. Se le turbine sono poche, se i fondi non ci sono, i mezzi sono inadeguati, se si perdono due ore prima di prendere sul serio l'allarme dall'hotel, ecc., cosa si deve dire? Se i comuni si contendono i pochi mezzi spazzaneve? Se nessuno più pulisce le strade provinciali? Che la macchina dei soccorsi e quella della prevenzione e della cura del territorio funzionano bene? E se da giorni decine di migliaia di famiglie sono senza luce, dobbiamo dire che la rete elettrica è adeguata e ben manutenuta? Per non dire poi degli hotel costruiti allo sbocco di una valle, là dove passano le valanghe (che passano sempre lungo le stesse direttrici, magari a distanza di decenni, ma sempre lì).
Questo non c'entra niente con chi sta scavando nella neve e sta sputando sangue per salvare vite umane, e mi dispiace per chi non lo capisce. Si tratta di vigili del fuoco e volontari che sono encomiabili e che o lo fanno gratis o per stipendi da fame. Ma del resto anche gli insegnanti svolgono una funzione basilare e sono pagati poco, e anche un poliziotto o un carabiniere rischiano la vita per quattro spiccioli, e non hanno nemmeno la benzina per le volanti, spesso. Questo per dire che la retorica dei soccorritori, come quella degli angeli del fango, viene usata sempre quando c'e' un nubifragio, un terremoto, una sciagura solo per distogliere l'attenzione dalle mancanze e dai gravi errori di quarant'anni di politica criminale. Chi rischia la propria vita per salvare quella degli altri è ammirevole, ma detto questo è bene concentrarsi su quello che non va. Dire che è il loro lavoro o il dovere di ogni essere umano non vuol dire svalutare quel che fanno, significa non cadere nella retorica che copre le vergogne.
E, allo stesso modo, è stupido sostenere che parlare adesso delle inefficienze è sciacallaggio o una cosa inopportuna. Questa scusa è già stata usata troppe volte; dopo, passata l'emergenza, tutto continua come prima, quindi è bene parlarne ora, e parlarne non vuol dire ostacolare i soccorsi (e come?), vuol dire non voler più farsi prendere per il bavero da una politica cher sempre promette e mai fa.
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Province senza soldi, strade che nessuno pulisce, burocrazia lentissima, riforme di merd@. Soccorsi a Rigopiano penosi.
E potrei continuare... I 28 milioni degli sms fermi. I 20 miliardi regalati alle banche del Pd. Le nuove case aquilane che dopo pochi anni si afflosciano. Le gare e gli appalti truccati. Le scuole e le case fatte con la sabbia. Le promesse referendarie. Etc etc. La cura del territorio, la manutenzione delle strade stanno a zero da anni. Soldi zero. Uomini sempre meno. Mezzi pochi e vecchi. Infrastrutture cadenti. Incuria. Ruberie. Mancanza di visione politica di lungo periodo.
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venerdì 13 gennaio 2017
Il fatto di non riuscire a spiegarlo non significa che non dobbiamo punirlo
So bene che puoi dare il massimo nell'educazione di un figlio e ritrovarti un Mengele, fare le cose a casaccio e ritrovarti un santo. L'educazione è fondamentale ma il risultato non è garantito, troppi fattori, innati e non, intervengono in questa partita.
Tuttavia nel caso che mi ha ispirato questa riflessione (i due genitori uccisi a colpi d'accetta dal figlio e dall'amico -avrebbero confessato), così come in altri casi simili che lo hanno preceduto, non potendosi parlare di raptus (in contemporanea a tutti e due?) o di fantomatiche sostanze (eri sotto droga anche quando ne parlavi, progettavi e pattuivi compensi?), è evidente che i figli conducevano vite sbagliatissime. Non so dire se per colpa dei genitori o nonostante i loro sforzi, ma se mai nessuno ha ritenuto di dover lanciare un allarme (insegnanti, parenti, amici) vuol dire che dopotutto i figli non erano allevati a pane e nazismo, e quindi davvero capisco molto poco come si possa arrivare a fare quel che hanno fatto, per le ragioni per le quali lo avrebbero fatto, per pochissimi euro per giunta, ammesso che abbia senso valutare il compenso di un crimine. In definitiva trovo la cosa davvero aberrante, disumana, inspiegabile, ma ritengo che la punizione debba essere dura. Il carcere deve recuperare, non imbruttire, è evidente (ma vogliamo parlare della nostre carceri?), ma insomma, quel delitto è un qualcosa che non ha uno straccio di spiegazione, di logica, non è roba umana. E, come detto, per favore non cominciamo con la solita tiritera della droga, del raptus etc: salviamo la dignità, almeno per rispetto dei morti. Qui ci vogliono leggi dure, punizioni certe e severe. Proprio la mancanza di regole ferree nella loro vita li ha condotti su questa china, secondo me; continuare a soprassedere sarebbe diseducativo oltre che sommamente ingiusto.
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domenica 8 gennaio 2017
Gli errori arbitrali sono essenzialmente di tre tipi
Ho sempre accettato l'errore arbitrale casuale (1) nel calcio, fa parte del gioco. Ogni anno noi della Samp (come voi dell'Udinese o del Crotone o dell'Atalanta) ne abbiamo diversi a sfavore e alcuni (senza dubbio meno, ma lasciamo perdere) a favore. Mi spingo a dire che fanno parte del gioco, perché è così, e chi non li sa accettare non è maturo sportivamente e probabilmente umanamente.
Per errore arbitrale casuale (1) intendo un fuorigioco mal valutato (quando è questione di cm. neanche ci bado), un contatto lieve valutato forte, l'interpretazione di un contrasto (l'arbitro a volte deve interpretare, è il suo lavoro). Non mi sono mai arrabbiato per cose così, ma proprio mai, arbitrare non è facile, e i giocatori generalmente fanno di tutto per mettere l'arbitro in difficoltà. Mi va bene l'errore casuale (es: hai buttato giù l'avversario apposta / l'ho appena toccato e questo si è lasciato andare) e anche, sebbene lo digerisca meno (lo digerisco meno perché quelli incapaci andrebbero segati e non mandati ad arbitrare, e invece promuovere un incapace spesso è funzionale a una strategia di inquinamento del campionato), l'errore per incapacità momentanea dell'arbitro (non costante, perché gli arbitri scarsi non devono poter arbitrare) e anche quello per mera fatalità: si pensi a un caso davvero difficile da valutare, tanto per capirci quei casi sui quali non riesci ad avere un'idea precisa nemmeno dopo averli rivisti tre volte in tivù.
Non considero più invece errori arbitrali ma casi sospetti (2) alcune fattispecie che negli anni '80 consideravo errori di tipo (1). Allora c'era l'arbitro, che doveva decidere in una frazione di secondo, e basta: i guardalinee non contavano niente. Oggi abbiamo vari ufficiali di gara, tutti con due occhi funzionanti e abilitati, quindi uno scambio di persona, un rigore fuori area, un fuorigioco di un metro, un contatto inesistente, un pugno ad un avversario a pallone lontano sono tutti casi che non chiamo più errori di tipo (1) perchè se l'arbitro si sbaglia è impossibile che si sbaglino anche altri 10 occhi: è evidente che c'e' del marcio sotto. Se un giocatore colpisce a gioco fermo un altro, e noi allo stadio lo vediamo, o perlomeno lo vedono 8-9 persone su 10, ditemi come può accadere che non lo vedano 12 occhi a questo allenati e a questo preposti: è evidente che c'e' del marcio, laddove anche il condizionamento psicologico è per me della categoria del marcio, non solo la corruzione tout court.
E poi, terzo livello, c'e' la direzione orientata (3), quella più sottile, più scientifica e più letale, perchè una direzione così può far male molto più di un rigore farlocco ed è meno individuabile da occhi poco esperti, quindi si mimetizza meglio: accade quando troppi episodi, perlopiù piccoli, quasi mai eclatanti, ma che sommati hanno un peso specifico decisivo (in A le partite sono spesso equilibrate, basta poco per deciderle, se a deciderle è una rovesciata o una genialata tanto di cappello, se è una direzione orientata proprio non va bene), quando tanti piccoli episodi, dicevo, in sé magari insignificanti come un falletto a centrocampo, hanno tutti ma guarda un po' lo stesso colore... quando il regolamento per te si applica alla lettera (ed è giusto) e per l'avversario si applica con buon senso (ed è giusto pure questo, ma è la difformità ad essere criminale)... quando l'atteggiamento generale dell'arbitro è palesemente poco sereno e poco imparziale, quando un vaffa del giocatore X viene sentito e porta al rosso e un vaffa del giocatore Y non viene sentito, quando in un caso sei severo e due minuti dopo, stessa situazione, comprensivo, quando se io protesto sono espulso e se i giocatori avversari ti circondano, ti spintonano e ti offendono al massimo parte un giallo: qui si parla di arbitraggio non equo, di parte, squilibrato. E gli errori sono casuali quando sono distribuiti casualmente, non sempre addosso a uno dei due contendenti, detto anche per inciso che se uno fa una caterva di errori ed è in buona fede forse ha sbagliato mestiere, ma se li fa sempre in una direzione forse ci sta prendendo per il sedere.
Nel primo caso (1) parlo di errori accettabili (c'e' chi si lamenta e sempre pure per questi, io mai, e devo dire la Sampdoria mai anch'essa), nel secondo caso (2), oggi, parlo di condizionamento psicologico nel migliore dei casi, mancanza di equità -per servilisimo volontario o per corruzione- o totale incapacità nel peggiore (ma se designi un incapace per un match questa azione può essere benissimo truffaldina). E per mancanza di equità non intendo incapacità, intendo proprio furto.
Il terzo, come detto, è il caso peggiore, quello scientifico, meno palese, più letale. Non dico sia più grave del secondo, anche perchè la matrice è la stessa e non è, come dimostrato, la pura casualità che, abbiamo detto già più volte, uno sportivo sa accettare.
Fino a quando gli arbitri sapranno che la loro carriera è direttamente e indirettamente influenzata dall'opinione che di essi hanno gli squali della serie A (Juve, Inter, Milan etc) è evidente che, nel migliore dei casi, un arbitro in dubbio, in quella frazione di secondo, prenderà incosapevolmente la decisione migliore per salvare la pelle, e nella peggiore, lo farà scientemente. E questo ancor prima di parlare di corruzione. Un arbitro sa che se sbaglia contro la Juve o il Milan la sua carriera ne risentirà e inoltre verrà massacrato dai media per giorni, se sbaglia a favore se ne parlerà due minuti e via.
Se non si cambia il sistema, non avremo mai campionati regolari, e per campionati regolari intendo quelli viziati anche da errori di valutazione (comprensibili), ma non dalle due fattispecie di secondo e terzo livello che ho sopra descritto e che denotano o condizionamento psicologico o corruzione bella e buona (Calciopoli ve la ricordate vero?).
Gli arbitri devono diventare una categoria terza e indipendente e inoltre devono essere dotato di tutti gli strumenti atti ad evitare errori grossolani, tipo un gol-non gol o, perché no, il caso pazzesco di Silvestre di ieri sera: non tocca Reina, che si accascia truffaldinamente come se gli avessero sparato da dietro, e cio' nonostante Silvestre viene espulso, condannando di fatto la squadra ospite alla sconfitta, senza che nessuno di quei mangiapane a tradimento che aiutano l'arbitro sia intervenuto per dirgli cosa era successo, e cioè per raccontargli quel che il 95% degli spettatori ha visto bene in diretta: che non era successo niente, anzi che Reina andava quantomeno ammonito per simulazione.
Perdere è ottimo, io da un punto di vista filosofico amo addirittura più la sconfitta della vittoria, ma essere presi in giro e perdere un match che stavi vincendo solo perchè 12 (dodici) occhi vedono male (secondo te io sono cosi' scemo da crederci?), è inaccettabile. Il sistema è malato, è marcio, è dipendente dagli umori dei potenti, non garantisce equità e giustizia, non garantisce efficienza, deve essere cambiato. Questo (come i precedenti) è un campionato al servizio degli squali, che se vengono coccolati stanno buoni, se vengono danneggiati (da errori, si badi bene, spesso casuali) sbranano il malcapitato di turno in virtù del loro immenso potere effettivo e mediatico.
Non è un gioco. E' business, e le squadre grandi (attenzione squadre grandi e non grandi squadre) vogliono vincere con qualsiasi mezzo, e siccome spesso non ci riescono neppure spendendo venti volte di più delle altre squadre, ricorrono alla loro immensa influenza (quando va bene) o a strumenti peggiori (quando va male) per riuscirci, tipo il Moggi che decideva pure le ammonizioni a carico della squadra che la domenica dopo avrebbe incontrato la Juve eh eh, in modo da favorire la squalifica degli elementi di maggior spicco dell'avversario.
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Prese per il culo
E' possibile ancora nel 2017 andare a giocare a San Siro, allo Stadium, all'Olimpico e al San Paolo e dover pagare dazio? E perdere una partita che si stava pure vincendo e bene, non perchè l'avversario si dimostra più bravo ma per colpa di clamorose sviste arbitrali che un qualunque quarto uomo del menga (oggi) o una moviola in campo poteva sanare subito? Ma Chiellini sarebbe stato espulso, al San Paolo, sullo 0-1, per una roba del genere???
Ci sono 33 arbitri in campo e si commettono errori pazzeschi, e ci volete far credere che nessuno degli ufficiali di gara vede bene? E' sempre la solita storia, il potente se lo sfavorisci ti schiaccia, e tu per sopravvivere ti arrangi.
Nessuna delle squadre squalo, Juve, Milan, Inter, Roma, Napoli, vuole la moviola in campo. Chissà perché eh?
Ne veniamo da anni di calciopoli e di arbitri comprati, e dovremmo aver fiducia quando vediamo errori grossolani dell'arbitro e nessuno dei collaboratori che lo corregge? Che ci stanno a fare? Perché prendono lo stipendio? Per far le bamboline? Devo pensare che ad arbitrare una partita di cartello, in serie A, mandino ufficiali di gara totalmente incapaci? E' credibile pensare questo? Se è credibile, non è essa stessa una cosa inaccettabile?
Io un errore arbitrale lo accetto sempre e comunque, serenamente., queste immense prese per il culo no.
Silvestre NON tocca Reina, è scandaloso. Di Bello, a pensarla bene (se si vuole pensarla bene), è stato un totale incapace, il quarto uomo e i suoi collaboratori ciechi e utili come le previsioni del tempo di venti giorni fa. Si può perdere una partita per un fallo TOTALMENTE inesistente? Tutti, arbitro, quarto uomo, arbitri di porta, guardalinee, tutti vedono un fallo che non esiste? Questa si chiama PRESA PER IL CULO. Per non parlare dei fuorigioco sbagliati e del recupero assurdo.
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venerdì 6 gennaio 2017
Forex di ball
Mi chiama (nota: sul cellulare) un tizio, da un numero che non conosco (0597880***). Forex, dice. Embé? Trading on line, precisa. Ah beh.
Mi pare di sognare.
Dico: come fa ad avere il mio numero, non mi pare (eufemismo) di avere mai intavolato un rapporto. Non risponde, riattacca la pippa. Dico: a parte che adesso devo lasciarla perché sto lavorando, ma non mi interessa la cosa. E lui: quindi posso richiarmarla o amici come prima?
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Mah... amici come prima, esattamente prima quando?
Come si permettono di chiamare al cellulare?
Qui la situazione sta sfuggendo di mano.
Trading on line. Ma vaffanculo. E non chiamare chi non ti ha autorizzato.
Oggi aspetto la chiamata di quello dei pannoloni. Perchè, Mauro, sei incontinente? No, ma loro chiamano comunque... nemmeno volevo imparare a trinciarmi i soldi in borsa, eppure hanno chiamato lo stesso.
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