Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art.21)

* HOME * CHI SONO * REGOLAMENTO * COSA HO APPENA [RI]LETTO * COSA HO APPENA [RI]VISTO, [RI]ASCOLTATO *
MI PIACE * FB 1 * FB 2 * SCRIVIMI * CONDIVIDO * DEFINIZIONI * FONTI * ALIZEE *


.
Se trovi interessante quel che scrivo non sai cosa ti perdi su Twitter e Facebook.
Se non mi trovi interessante, lo accetto, ma hai un problema! :-)

lunedì 19 ottobre 2009

Orsato, urge un bell'esame di coscienza

Adoro i giornalisti, per molti di essi esagerare o mentire è una seconda natura. “Marotta contro gli arbitri”, “La Samp contro gli arbitri”, "Garrone attacca". Non è così.
La Sampdoria, società sportiva che si lamenta ufficialmente delle direzioni arbitrali una volta ogni morte di papa, benchè, come tutte le squadre che non hanno santi in paradiso, ne subisca pazientemente a carrettate tutto l’anno, e che è caratterizzata, da sempre, da elevatissimi e inconsueti valori di sportività e di correttezza, fa semplicemente notare che i tre gravi errori compiuti da Orsato e Mazzoleni (tre rigori indiscutibili non assegnati nell’ultima partita e mezza) hanno procurato un grave danno alla squadra (4 punti persi che potevano valere il primato solitario) oltre ad ingenerare, fatto ben più serio, nelle sue componenti tecniche e sportive, la spiacevole sensazione che certe sviste (davvero inspiegabili) siano frutto non di complotti, come ha precisato Marotta, ma di evidente e grave sudditanza psicologica dei direttori di gara nei confronti dei team più blasonati o con pubblici, stampa e poteri più forti alle spalle. La Sampdoria, in buona sostanza, si sarebbe leggermente rotta le scatole di perdere punti per decisioni arbitrali clamorosamente sballate: chiede rispetto, quel rispetto che le va dato, quel rispetto che va dato a tutti, al Milan come alla Sampdoria come al Cagliari. A Genova sono pazienti, corretti, tolleranti e sportivi; accettano sempre il verdetto del campo e anche domenica sera, dopo i due incredibili torti subiti e Pazzini col naso massacrato, pubblico e giocatori hanno mantenuto un comportamento esemplare; i soli Marotta e Garrone, interpretando il loro ruolo e su mandato degli azionisti, hanno espresso oggi una posizione che è loro diritto esprimere, mantenendo sempre toni pacati e civili, anche se fermi. Essere sportivi non vuol dire essere scemi o stare zitti se ti prendono a cazzotti in faccia. Sarà bene che chi di dovere (Collina in primis) si adoperi maggiormente per raddrizzare una barca che pare in balia dei flutti.

Quanto all’arbitro Orsato, davvero non riesco a scusarlo neppure io, che di solito non me la prendo mai per rigori dubbi o fuorigioco millimetrici, perché so che si tratta di decisioni difficili, che di solito do voti positivi all’arbitro che si renda autore di una direzione serena ed equilibrata sebbene macchiata da qualche errore scusabile, e che di solito sono iper-garantista.
Ieri Orsato era, in entrambe le occasioni, nella posizione migliore per decidere. Nel primo caso, con Muslera che, uscendo, ha colpito involontariamente con un violentissimo pugno Pazzini in faccia fratturandogli gravemente il naso, non ha concesso il sacrosanto rigore (e relativa ammonizione, come minimo) e neppure il calcio d’angolo, commettendo dunque un errore grave e una grave contraddizione nello stesso momento. Poco dopo, pur assistendo al fallo clamoroso di Diakité che si disinteressa della palla, punta con lo sguardo Ziegler e poi si dirige nettamente contro di lui stendendolo con una secca spallata, ha ritenuto che non fosse da rigore un fallo che è da rigore, come recita il manuale del calcio e come hanno riconosiuto tutti i più autorevoli commentatori tecnici. Da dimenticare la faccia di Orsato che ridacchia e invita il blucerchiato a rialzarsi.

Se si tratta di un fuorigioco di 10 cm, di un contrasto dubbio che nemmeno dopo tre moviole svela l’arcano o di altri episodi controversi, mi sta bene tutto, anche l’errore (errare humanum est). Ma in questo caso, a sconcertare, è che si tratta di due episodi (specialemente il secondo) di solare evidenza: qui non c’e’ errore dell’arbitro, mi spiace, altrimenti dovremmo ammettere che si tratta di un arbitro ipovedente o incapace. Qui c’è, nella migliore delle ipotesi, sudditanza psicologica e scarsa serenità di giudizio. E molte di queste conclusioni valgono anche per Mazzoleni che domenica scorsa non ha visto un clamoroso atterramento in area di Pazzini ad opera di due (ripeto: due) giocatori gialloblu. Una strage, più che un fallo, e l'arbitro che ignora e passa oltre.
Quando c’è un rigore, il rigore va dato, senza pensare a quale squadra lo si sta per dare o quanto manca alla fine. E a Roma ce n'erano due chiari pro Samp (più altri due molti dubbi uno pro Samp e uno pro Lazio: per me questi non erano rigori). Se invece l’episodio è dubbio, meglio non assegnarlo, il rigore, sono il primo a dirlo. Fare una smorfia come quella che Orsato fa dopo aver commesso un’ingiustizia grande come il mondo è davvero imbarazzante per chi la fa. Per arbitrare serve molto di pù che fiato e conoscenza delle regole.

Orsato, si faccia un esame di coscienza: i suoi errori, specie il secondo, sono proprio errori di quel tipo che non si possono scusare perché non sono frutto di interpretazioni (lecite) o di scarsa visuale (capita). Sono frutto di qualcos’altro che non possiamo accettare su un campo di gioco. Sono errori che non riusciamo ad accettare perchè si può non vedere una formica, non un elefante che oscura il sole.
La Sampdoria chiede di poter giocare le partite ad armi pari, anche se si trova in cima alla classifica. Da quando è in testa i torti subiti si sono moltiplicati. E' un caso? Dà fastidio? Non so cosa dire, certo se non è sudditanza è qualcosa di molto più grave. D'altra parte mi pare bizzarro parlare di sudditanza verso Lazio e Parma. L'Inter si sarebbe vista negare 3 rigori netti in 130 minuti?

Sono il primo a scusare un errore arbitrale, chi mi conosce lo sa, so cosa vuol dire arbitrare, ma devo avere almeno un appiglio per poterlo fare, almeno un flebile appiglio. Chiediamo che ad arbitrare siano persone sì capaci tecnicamente ma anche e soprattutto serene, equilibrate, tranquille, eque. Insomma, giudici messi nelle condizioni idonee per giudicare serenamente. Mente sgombra e serena, nessun preconcetto o timore. E’ un gioco, facciamo in modo che resti tale.

Sito web U.C. Sampdoria: http://www.sampdoria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=5338&Itemid=38
Garrone: http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/sampdoria/garrone-diamo-fastidio-/garrone-diamo-fastidio-.html
Marotta: http://www.repubblica.it/2008/12/sport/calcio/serie-a/sampdoria/marotta-arbitri/marotta-arbitri.html
La Gazzetta dello Sport: http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Lazio/18-10-2009/samp-prova-tutte-501660497186.shtml
La Repubblica: http://www.repubblica.it/2009/08/sport/calcio/diretta-serie-a-2010/8a-gta-18-ottobre/8a-gta-18-ottobre.html
Il Messaggero: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=77088&sez=HOME_SPORT

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

Per tornare alla home page clicca qui.
Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail


Nessun commento: