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lunedì 19 ottobre 2009

La doppia ora (di Giuseppe Capotondi)

Un'opera prima e un film italiano: convincente.
Un thriller psicologico ma anche una cronaca romantica, un poliziesco e, qua e là, un horror. Un film straniante, triste e angoscioso, girato in una Torino livida e fredda.
Due vite smarrite, anche se ciascuna a modo suo, si incontrano e si amano ma i sentimenti ingannano e impediscono agli occhi di vedere tutto. Un finale che non si sa se definire triste o felice. Vince l'amore o la solitudine, l'inganno e l'incomunicabilità o il sacrificio di chi ama in ogni caso e la cattiveria di chi per debolezza inganna un sentimento? Un film sospeso tra la vita e la morte, tra la realtà e il sogno, l'amore e la verità. Niente è come sembra, verrebbe da dire parafrasando Battiato. I colpi di scena spiazzano lo spettatore; ogni volta che sembrava di aver quasi finito il puzzle, un colpo di vento rimescola i pezzi e cambia la figura finale che si è chiamati con pazienza a cercare di ricomporre.
Ksenia Rappoport è bravissima a conferire a Sonia quell'aria dolente, sfuggente, misteriosa, fragile che il personaggio richiede; Filippo Timi sa rendere bene quel fascino che ti fa innamorare e che deriva da un dosato mix di mistero e di segni lasciati nell'anima da ferite passate. Potremmo anche definirli come due persone dal passato difficile, oscuro, tormentato, a cui la vita sembra d'improvviso offrire una nuova occasione, forse l'ultimo treno che loro, a differenza di quel che uno si aspetterebbe, non sanno o non vogliono cogliere.
Una misura, una bravura, una sottigliezza psicologica che rendono questa regia davvero notevole, anche se non esente da piccoli pedonabili difetti, e che davvero non siamo abituati a riscontrare a casa nostra.
Davvero un'opera di ottima qualità, un esordio col botto. Non per tutti, ovviamente: chi non perde un Vanzina probabilmente si annoierà, specie nel secondo tempo.

La doppia ora, Italia, 2009, 95', di Giuseppe Capotondi, con Kseniya Rappoport, Filippo Timi, Giorgio Colangeli, Fausto Russo Alesi, Giampiero Judica, Gaetano Bruno, Chiara Nicola, Stefano Saccotelli
Trama (da comingsoon.it): Sonia viene da Lubiana e fa la cameriera in un hotel. Guido è un ex poliziotto e lavora come custode in una villa fuori città. Si incontrano per caso in uno speed date. Lui è un cliente fisso. Per lei è la prima volta, e si vede. Poche parole, un'istintiva attrazione. In pochi giorni imparano a conoscersi, ad aprirsi, a svelare le proprie ferite. Sono sul punto di innamorarsi, quando...

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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2 commenti:

il mio nome è mai più ha detto...

Bel film: sono d'accordo con quello che ne hai scritto.
Ciao.

mauroarcobaleno ha detto...

grazie.
in effetti si fa amare.