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domenica 14 giugno 2009

Avanti e indrè

Gianfranco Fini ai giornalisti stranieri: "Mussolini? Ho cambiato idea, non era uno statista"
Gianfranco Fini: "Le leggi non seguano la religione"
Gianfranco Fini sull'omosessualità "L'Italia è in ritardo".

Sì, è proprio quel Fini, un tempo fascista, omofobico e fan del duce, adesso pacato, equilibrato, tollerante, cosmopolita e ragionevole presidente della Camera, garante di tutti e in odor di Quirinale (oppure "perchè in ordor di Quirinale"?). Un giorno mi sono girato e zac!, l'ho visto alla mia sinistra... Non ci volevo credere, era proprio Fini!!!... la sera prima, è vero, mi ero fatto un goccetto davanti alla tivù (sapete com'è, dopo mezz'ora di Vespa o ti appendi al lampadario del salotto e lasci questo mondo crudele o sviti il tappo del Chivas), ma possibile soffrire di allucinazioni anche il giorno dopo? O sono io che improvvisamente son diventato estremista di destra e nostalgico dei tempi in cui i treni arrivavano in orario (anche quelli che hanno portato molti ebrei italiani a morire in un forno)?...Va bene che gli estremi si toccano, ma insomma... qui sembra di stare al circo. In ogni caso molte volte l'ho scoperto alla mia sinistra, quindi non poteva essere colpa del Chivas (che ho messo vicino alla tivù con su scritto "aprire in caso di Porta a Porta": ma dovreste vedere cosa ho scritto sulla boccia di candeggina, vi dico solo che c'entra il TG4). E così mi sto rassegnando... io che credevo di essere progressista, o riformista di sinistra, o estremista moderato, adesso mi trovo a destra di Fini e non ci sto capendo più una mazza. Il fatto è che l'arco costituzionale è così arcuato, a volte, che quel che ieri era di là oggi te lo trovi di qua (non parlo di Capezzone eh) e sembra che sia di qua da sempre, questo è il bello, complice ovviamente la memoria storica degli italiani, che avendo un'autonomia massima di 90 giorni non riuscirà mai a punire nel segreto della cabina elettorale chi ieri diceva bianco maledicendo il nero e oggi dice nero col tono di chi nemmeno sa che esista un bianco.

Ora lasciamo il 2009 e facciamo alcuni passi indietro...

Aprile 1998, Fini: un omosessuale non può fare il maestro
Gianfranco Fini dà scandalo così al "Costanzo show": decretando che un "omossessuale dichiarato" non può fare il maestro alle elementari. A freddo, tutt' altro che tirato per i capelli. Con convinzione. E perfettamente consapevole di ficcarsi in un vespaio: "Vedrete - profetizza a cose fatte - l' intelligentjia mi farà a fettine...". Fini parte duro, dice che è contro l' equiparazione tra coppie omosessuali e "famiglie naturali". Ma Grillini [presid. Arcigay] lo frena: "Lo so - concede - le chiedevo qualcosa di meno impegnativo: voterà contro la discriminazione dei gay?". Fini riparte, sembra concessivo, dice di esser contrario all' esclusione delle diversità, ma poi si ferma e spara: "Se poi lei mi chiede - scandisce - "un maestro elementare dichiaratamente omosessuale può fare il maestro?", la mia risposta è no. Sarebbe diseducativo, e moralmente non opportuno, che chi è omosessuale dichiarato o chi arriva a considerare la pedofilia, tutto sommato, una forma d' amore, possa fare l' insegnante". In platea sale un applauso forte, convinto. (...) in strada il capo di An discute ancora: "Possibile che non capite? C'è un problema di valori da trasmettere ai bambini. Io rimango convinto che devono rispecchiare la norma, e la norma è l' eterosessualità. Se un bambino piccolo chiede al maestro "lei con chi fa l' amore?", quello non può rispondere "con mia moglie". Gli dice "con un altro uomo". Il punto è questo. (da repubblica.it)
[tutto chiaro... precisiamo solo che confondere omosessualità e pedofilia è un errore da ignoranti al quadrato -errore scientifico, storico, umano... sarebbe come dire che tutti gli uomini virili sono stupratori- e, infine, diciamo che sui bimbi ha ragione: io ogni volta che ne incontro uno o lo faccio giocare o gli insegno qualcosa mi sento sempre rivolgere la solita domanda: scusa ma tu con chi fai l'amore? e non so che dire, come glielo spiego il concetto di bambola gonfiabile?? Barbie per grandi??]

Agosto 1989, "Credo ancora nel fascismo, sì, ci credo" [se non è apologia del fascismo poco ci manca]
Gennaio 1990, "Nessuno può chiederci abiure della nostra matrice fascista" [ma figurati un po', nemmeno mi passava per la testa...]
Settembre 1992, "Mussolini è stato il più grande statista nel secolo. E se vivesse oggi, garantirebbe la libertà degli italiani" [viva il duce, viva la libertà]
Maggio 1992, "...chi è vinto dalle armi ma non dalla storia è destinato a gustare il dolce sapore della rivincita... Dopo quasi mezzo secolo, il fascismo è idealmente vivo..." [progetta rivincite...]
Giugno 1994, "Mussolini è stato il più grande statista del secolo... [statista, capite... non stupido e feroce dittatore, fautore delle leggi razziali, responsabile di averci coinvolto in una guerra rovinosa e al fianco di quel macellaio austriaco di nome Adolf...statista, e il più grande del secolo...] Ci sono fasi in cui la libertà non è tra i valori preminenti" [la libertà, capite?... non è tra i valori preminenti, in certe fasi... e che cosa ha preso il suo posto, in quelle fasi? la Playstation? o la libertà di sparare boiate antistoriche?]

A Fini, poi (o meglio: anche a Fini) si devono quel capolavoro della legge Bossi-Fini sugli extracomunitari e l'abolizione della distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti [legge Fini-Giovanardi: se coltivi una pianta di cannabis rischi sino a 6 anni di galera, in pratica conviene di più stuprare una ragazza e poi dire mentendo di averlo fatto sotto l'effetto di droghe e collaborare con gli inquirenti: rischi molto meno!]

Si dichiarò contrario al progetto dei DICO [pensato dal centrosinistra per riconoscere alle coppie di fatto e alle coppie omosessuali gli stessi diritti di cui godono le coppie che i maitre a penser delle fogne amano definire "normali"]

Nel 2008 [eh sì, appena un annetto fa...], pochi giorni dopo la sua elezione, a proposito del pestaggio a opera di alcuni naziskin a Verona che portò alla morte del giovane Nicola Tommasoli e delle bandiere di Israele bruciate da giovani dei centri sociali durante la manifestazione del 1 maggio 2008 a Torino, Fini, pur premettendo che si tratta di “fenomeni non paragonabili”, ha sostenuto che l’episodio di Torino è molto più grave perché non è la prima volta che frange della sinistra radicale danno vita ad azioni contro Israele che cercano di giustificare con una politica antisionista suscitando reazioni polemiche. [se non sono paragonabili stai zitto, no? e invece no...una bandiera bruciata è più grave di un omicidio per odio razziale...il problema di Fini è che ogni tanto la sua prima personalità, messa all'angolo dalla seconda, si ribella e rifà capolino]

Come vedere, basta fare un balzo indietro di una manciata d'anni e cambia il panorama: esaltazione del fascismo e di Mussolini, orgoglio fascista e progetti di rivalsa, omofobia, discriminazione, pregiudizi vergognosi, razzismo, ignoranza (la confusione tra pedofilia e omosessualità, una roba in cui solo i più rozzi cadono), posizioni su temi quali l'immigrazione e la droga che definire chiuse e retrive è poco; tutto questo lascia magicamente il passo a una nuova mentalità, aperta, illuminata, cosmopolita, multietnica, garantista, democratica, libertaria.

Alleluia, Fini è cambiato. Ora riceve in pompa magna le associazioni che si battono per i diritti dei non eterosessuali, ne comprende le ragioni e gli sforzi e dà loro consigli su come portare avanti le loro sacrosante battaglie; ribatte colo su colpo a Berlusconi che svilisce il Parlamento e le sue prerogative, pone paletti ben definiti a difesa della laicità dello Stato, annacqua certi giudizi da fan sfegatato del duce. Si reca in visita in Israele, denuncia gli errori del fascismo e la tragedia dell'Olocausto, definisce le leggi razziali promosse dal fascismo come "male assoluto del XX secolo". Non è suo fratello gemello, non è un sosia, è sempre lui.

D'altra parte quello di smentirsi o di sburgiardarsi da solo nel giro di pochi anni sembra essere un vizio radicato in Fini e non il frutto di qualche incidente di percorso. Come non ricordare quel che accadde tra la fine del 2007 e il marzo del 2008?

"Il nuovo partito fondato da Berlusconi in piazza San Babila? Comportarsi nel modo in cui sta facendo Berlusconi non ha niente a che fare con il teatrino della politica: significa essere alle comiche finali. Da queste mie parole, volutamente molto nette, voglio che sia a tutti chiaro che, almeno per quel che riguarda il presidente di An, non esiste alcuna possibilità che An si sciolga e confluisca nel nuovo partito di Berlusconi... Berlusconi con me ha chiuso, non pensi di recuperarmi, io al contrario di lui non cambio posizione. Se vuole fare il premier, deve fare i conti con me, che ho pure vent'anni di meno. Mica crederà di essere eterno... Lui a Palazzo Chigi non ci tornerà mai. Per farlo ha bisogno del mio voto, ma non lo avrà mai più. Mai. Si faccia appoggiare da Veltroni" (Gianfranco Fini, 18 novembre 2007).

E quando qualcuno, giustamente scettico, gli aveva chiesto “Possibilità che AN rientri all'ovile?”, risposta di Fini: “Noi non dobbiamo tornare all'ovile perché non siamo pecore”. (Gianfranco Fini, 2007).

E ora voltiamo pagina (mani ferme sui braccioli perchè qui il mondo si capovolge):
An e Forza Italia possono guardare «con fiducia alla fusione del Pdl perché i valori sono gli stessi, sono quelli del partito popolare europeo». Lo dice il presidente della Camera Gianfranco Fini nel suo intervento al congresso di An.«Sono i valori che sono capaci di dare risposte alle ansie dell’Europa e dell’occidente». Quindici anni di alleanza tra An e Forza Italia, di rapporto con Silvio Berlusconi, «con un unico filo conduttore: la volontà di costruire un’Italia nuova». (...) Il leader di An rivendica che nei 15 anni di alleanza con Fi, «non è mai accuduta una rottrura insanabile, come invece è capitato ad altri. Ma c’è stato un lungo cammino comune, pur fatto anche di polemiche e incomprensioni». E questo perché l’alleanza «nasce dalla base, dagli elettori». (Gianfranco Fini, 22 marzo 2009, congresso di scioglimento di AN). [com'era la storia delle pecore?]

Congresso fondativo del Popolo della Liberta', An confluisce assieme a Forza Italia nella nuova formazione politica. Berlusconi viene eletto per acclamazione presidente del PDL. (marzo 2009)

D'accordo, conosco l'obiezione...chi non cambia mai idea è uno stupido. Il tempo passa, i pensieri maturano, le convinzioni possono cambiare. Uno può rendersi conto di aver fatto un errore ed essere così serio e maturo da non aver alcun problema ad ametterlo pubblicamente, chi di noi non ha mai cambiato idea magari senza ammetterlo? Ma una volta, due, tre, non diecimila. E poi, delle due l'una: o adesso sta fingendo, e va bene così (visti i precedenti, chi ci assicura che fra dieci anni non ritorni a dire cose diametralmente opposte su certi temi?), d'altra parte lungo la strada per il Quirinale è essenziale liberarsi di certi pesi per poter camminare a passo spedito, oppure è sincero, e allora scusateci tanto ma non possiamo che concluderne che sì, avevamo ragione noi a definirlo fascista, razzista, omofobico quando la pensava in modo radicalmente opposto a quel che dice oggi. E noi non abbiamo cambiato idea, ma non perchè siamo stupidi: semplicemente perchè le nostre idee non erano marce, ma buone, e tali sono rimaste.

Comunque Fini adesso mi piace parecchio, politicamente parlando: se riuscissi a non pensare a quel che pensava e diceva sino a un istante fa, potrei pure votarlo: è più democratico e progressista di me.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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