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domenica 21 giugno 2009

Buona domenica, Italia!

Oggi c'è il referendum: speriamo che la disinformazione e la pigrizia degli elettori abbiano la meglio e che questa volta i due citati difetti di noi Italiani, in assoluto piuttosto gravi, impediscano che si realizzi il peggioramento sostanziale di una legge porcata quale quella elettorale in vigore: vincesse il SI, infatti, non avremo solo una legge porcata (il suo stesso autore, tale Calderoli, ebbe a definirla con grande squisitezza in questi termini), ma ci ritroveremo con una legge porcata al quadrato.

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C'e' un'inchiesta in corso a Bari, che riguarda anche ragazze pagate per andare a far festa a Palazzo Grazioli col premier, pagate di più se decidono di restare per la notte: si parla di duemila euro a botta, come si dice in gergo. Nastri registrati, foto, testimonianze di diverse persone: le conferme fioccano, le ipotesi trovano i primi riscontri. L'inchiesta procede, quindi aspettiamo prima di trarre giudizi: spetta ai magistrati decidere se è stata violata la legge oppure no. Se decideranno che è stata violata, sapremo che sono toghe rosse; se propenderanno per l'archiviazione, ci verrà detto che il tentativo sovversivo di rovesciare il voto messo in atto dalla sinistra è fallito. Ma fin da ora diciamo con chiarezza che una nefandezza non penalmente punibile resta una nefandezza, una menzogna resta una menzogna ed entrambe dovrebbero essere più che sufficienti per rendere un politico non più in possesso dei requisiti morali e politici per ricoprire una carica pubblica. Perlomeno questo dovrebbe valere in un paese democratico e civile.

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Il TG serale più visto dagli Italiani, il canale informativo che dovrebbe portare le notizie nella casa di 17 milioni di persone ogni giorno, ignora completamente la notizia: questo non è giornalismo, è servilismo. Fatti gravi di cui parla da giorni la stampa di tutto il mondo sono ignorati dai media italiani (salvo rare eccezioni) o presentati in modo incompleto e mistificatorio. Continuate pure, miei cari giornalisti, a servire un padrone invece che la verità; quando il re scivolerà dal trono, chiederemo conto di tutto questo a parecchi cortigiani, anche se trovarne qualcuno che nel frattempo, con un colpo di magia, non avrà cambiato camicia sarà un'impresa titanica.

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L'avv. Ghedini, parlamentare non eletto da noi ma nominato deputato da Berlusconi e avvocato personale di Berlusconi stesso, afferma che "qualsiasi ricostruzione si possa ipotizzare, ancorché fossero vere le indicazioni di questa ragazza e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l'utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile". Tralasciando il trascurabile fatto che le indicazioni di "questa ragazza" (Patrizia) sarebbero confermate da nastri registrati con su la voce del premier, foto degli interni di Palazzo Grazioli, biglietti aerei e testimonianze di varie persone, l'espressione "utilizzatore finale" e' sembrata a molti veramente vergognosa e offensiva per le donne, ridotte a meri utensili al servizio di un utilizzatore finale. I fedelissimi del PDL hanno detto che Ghedini ha usato un termine giuridico e lo stesso Ghedini si è poi scusato ("Se il termine utilizzatore finale ha potuto offendere la sensibilità di qualcuno, è ovvio che me ne dispiaccio e me ne scuso"); "di qualcuno", come dire di quei due o tre che si offendono sempre e per qualsiasi cosa, non dei milioni di donne che si sono sentite trattare da strumenti. Peccato poi che il giorno dopo lo stesso Ghedini ci sia ricascato, dimostrando come non si trattasse di termini giuridici ma si scarsa sensibilità e basta: "Pensare che Berlusconi abbia bisogno di pagare 2000 euro una ragazza, perche' vada con lui, mi sembra un po' troppo. Penso che potrebbe averne grandi quantitativi, gratis". Ancora espressioni da commmerciante all'ingrosso. Cosa facciamo, aspettiamo di nuovo le scuse o facciamo un più veloce copia-incolla?

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La stampa mondiale (di sinistra, di centro, perfino quella conservatrice!) ha azzannato al polpaccio il premier che racconta bufale in universovisione e sembra non voler mollare la presa; ieri molte testate si chiedevano quanto a lungo potrà resistere un premier così invischiato in puttanai inenarrabili: poverini, mi fanno tenerezza, non ricordano di avere a che fare con un paese che ancora non ha deciso cosa dire agli 81 parenti dei passegggeri dell'aereo Itavia scomparso nel nulla a Ustica 29 anni fa.

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Testimoni, nastri, foto, magistrati, stampa italiana ed estera, avversari politici, cittadini comuni: tutti a chiedere al premier di spiegare per bene le cose. E lui risponde: è un complotto internazionale, oppure dice non ti rispondo perchè non mi piaci o perchè ti disistimo (come ha detto ai giornalisti dell'Unità). Oppure strilla: è solo spazzatura. Sta a vedere che adesso è colpa di Bertolaso, come se già non ne avesse abbastanza...

Buona domenica, Italia.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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