"La tv di Stato indegna di un Paese civile"
"In tv, soprattutto nei programmi di seconda serata, mi basta al massimo cinque minuti per sentire dire qualcosa contro di me". Silvio Berlusconi torna a puntare l’indice, riferendosi soprattutto alla tv pubblica, sul modo di fare satira e di attaccare il presidente del Consiglio. In realtà, il premier spiega che questo modo di fare tv non colpisce solo lui: «C’è una volontà - dice - di colpire chi si impegna allo strenuo per il bene del Paese, per gli interessi di tutti i cittadini e colpisce anche quelli della sinistra». Per il presidente del Consiglio, questa situazione «non accade in nessuna tv nazionale del mondo, di nessun Paese civile del mondo".
(Il Secolo XIX, 18/11/2009)
Per un attimo, leggendo il titolo, ho pensato: si riferirà per caso al TG4?
Poi ho letto la dichiarazione: no, non parla del TG4... ma non ho capito lo stesso, sicuramente non stava pensando all'Italia, ma allora a quale paese e a quale tv si stava riferendo? Mah... Non può essere l'Italia che, come è noto, non è un paese civile: ti pare che in un paese civile il titolare di un così grandioso conflitto di interessi potrebbe candidarsi, essere eletto, governare e costruirsi pure l'immunità assoluta con un "lodo" (come impropriamente viene definito) che gli disattiva tutti i processi personali? Mi dicono però che si riferisse a Santoro, quindi il caso è oscuro. Ma caro premier, cerca di essere più chiaro quando parli: se dici "paese civile" si pensa subito a uno di quelli che ci sopravanzano nella classifica della libertà dei mezzi di informazione (più di 40) o a uno di quelli in cui i diritti civili sono garantiti a tutti, omosessuali e neri compresi. Bastava dire "tv indegna di una repubblica delle banane" e avremmo capito subito tutti, perdincibacco!
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
domenica 18 gennaio 2009
Paese civile a chi???
Etichette:
amore-amicizia-sesso,
informazione
Nessun commento:
Posta un commento