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domenica 25 gennaio 2009

Ti violento, mi nascondo, poi sto in casa per un po'

Violentata una ragazza durante il veglione alla Fiera di Roma. Un mese dopo questa aggressione selvaggia portata a termine, accanto ai bagni chimici, da un ragazzo con un tatuaggio sul collo, conosciuto qualche ora prima fra la musica techno e le luci della discoteca, il ragazzo, già sentito in precedenza assieme ad altri indiziati, confessa e viene arrestato: già tre giorni fa negli uffici della Questura aveva iniziato a manifestare i primi segnali di cedimento. Tutti i giornali riportano la notizia. Il colpevole è stato individuato grazie ai precisi ricordi della vittima. Il fatto è avvenuto "anche a causa di un mix di sostanze stupefacenti e abuso di alcol che ha causato", secondo Rizzi, capo della squadra Mobile di Roma, "uno stato di forte alterazione psicofisica". La ragazza è disperata ed è chiusa in casa da settimane. Saputo dell'arresto, la giovane vittima dello stupro ha detto agli agenti di voler vedere in faccia il suo aggressore e ha ringraziato la polizia affermando di essere adesso più serena. Il ragazzo si trova "in stato di profonda prostrazione e pentimento".

Il gip Marina Finiti ha convalidato il fermo del giovane e contestualmente ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare presso il domicilio così come sollecitato dal pm Vicenzo Barba. Alla base della decisione di scarcerare il giovane di Fiumicino, la sua buona condotta giudiziaria e il contributo dato agli inquirenti dopo il suo fermo. (Corriere.it, 24/01/2009)

Ora ditemi voi se queste non sono già cronache marziane, senza che io debba neppure intervenire a mettere un po' di colore. Bravo ragazzo, incensurato, violenta con brutalità una ragazza appena conosciuta: così riportano le cronache. Per settimane si nasconde mentre la polizia gli dà la caccia. Durante un primo interrogatorio non confessa. Tre giorni dopo confessa ma si dichiara profondamente dispiaciuto, non sa spiegarsi come possa essere successo, sicuramente c'entra il fatto che era completamente fatto e ubriaco. Siccome è bravo (?), ha una buona condotta giudiziaria (cosa vuol dire?) e ha collaborato con gli inquirenti (a me non pareva, visto che al primo interrogatorio ha mentito, semmai ad aver collaborato è la ragazza che ha fornito particolari decisivi alla polizia), gli vengono concessi subito i domiciliari, quindi è già a casa come la ragazza che ha violentato. Violenza sessuale aggravata, notate bene, visto che era in preda all'effetto di sostanze stupefacenti mischiate ad alcool: ma da aggravante sembra diventare un'attenuante.

Se il gip concede i domiciliari vuol dire che la legge prevede questa possibilità, quindi è semmai la legge a dover essere cambiata: ma il governo in genere sembra avere altre priorità, tipo mettere il bavaglio alle intercettazioni smaschera potenti trafficoni, approvare lodi salvachiappe, ecc. Tuttavia il gip ha applicato la sua discrezionalità, ragion per cui affermiamo che secondo noi ha sbagliato e di grosso.

Ragazzi, aiuto, la penso come Alemanno, sono grave per caso?? Il sindaco di Roma ha infatti detto: "Un segnale sbagliato quello che la magistratura ha lanciato concedendogli gli arresti domiciliari. Comprendiamo le motivazioni che hanno portato a questa scelta, vista la collaborazione e il ravvedimento manifestato da questo giovane. Tuttavia non si può far uscire dal carcere dopo solo 48 ore una persona che comunque ha commesso un reato così odioso e di così grave allarme sociale. Anche la vittima dell'aggressione mi ha chiamato al telefono per testimoniare la sua delusione per questa incredibile indulgenza. Questa ragazza si è sentita abbandonata dalle istituzioni dopo che gli inquirenti erano riusciti ad assicurare alla giustizia il suo aggressore. Per questo chiedo alla magistratura di revocare gli arresti domiciliari all'accusato, di andare verso un processo rapido che accerti definitivamente le responsabilità e di garantire in questo modo certezza della pena" (Corriere.it, 24/01/2009). Condivido in pieno, è una questione di segnale che si lancia. In Cina hanno avvelenato il latte per i bambini, ora taglieranno la testa ai colpevoli rei confessi, state pur sicuri che il prossimo che progetterà di fare una cosa del genere magari un pensierino al suo collo lo farà, prima di agire. Qui bande di stranieri o giovani ragazzi italiani incensurati rubano, spaccano, sequestrano, massacrano, violentano, uccidono e zac, domiciliari! Che cavolo di segnale è? Significa: continuate pure tanto non vi pigliano e se vi beccano ve la cavate con poco.
La gip ci ha pensato a questo aspetto della questione? Qui non si tratta di punire una persona prima che abbia avuto un regolare processo, si tratta di dare il giusto segnale ai balordi che vivono accanto a noi e si tratta di trattare con dignità e rispetto le vittime di tanta violenza.

Gente, il giorno che Fini, Alemanno, ecc. me li ritroverò più a sinistra di me mi ritiro e smetto di occuparmi di politica.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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