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domenica 28 giugno 2009

Buona domenica, Italia! (numero 2)

1. Stime di cui non avere stima
Non è la prima volta che ne parlo, ma insomma, la questione si ripropone immutabile da anni... In occasione di ogni manifestazione gli organizzatori forniscono una stima dei partecipanti e una stima la fornisce pure la questura di turno. In genere, le due stime differiscono in misura incomprensibile: gli organizzatori dicono che hanno preso parte all'evento in 100, poniamo, e la questura stima che fossero in 9. Mi sono già chiesto: qualcuno ci prende per i fondelli? Se due persone stimassero il contenuto di un cestino di mele (senza poterle contare), mi aspetterei che uno dicesse 40, l'altro 50... ma non uno dei due 50 e l'altro 6: qui c'è bisogno di un oculista, e piuttosto bravo.
Ieri Gay Pride a Genova (200.000 partecipanti per gli organizzatori, 30.000 poi rivisti a 50.000 per la questura) e a Parigi (700.000 contro i 200.000 della polizia). Si tratta di un male internazionale, come si vede.
Una richiesta: la finite con questa buffonata? E' risaputo che gli organizzatori tendono a stimare con ottimismo, ma se dicono 200mila potranno essere in realtà 180-150mila, non un quarto addirittura!; la questura invece dovrebbe stimare in maniera neutra, senza interessi di parte: qui il problema è proprio che non sanno contare, non mi viene in mente altro. Ma tutte le questure d'Italia e d'Europa?
Considerate che ogni volta i presenti (gente comune, giornalisti, ecc.) fanno i loro conti (considerando anche l'ampiezza in mq delle piazze e le stime di altre manifestazoni svoltesi nelle stesse location) e giungono generalmente a valori che sono sempre molto più vicini a quelli gonfiati dagli organizzatori piuttosto che a quelli lunari delle questure.
E' possibile che tutte le questure europee non sappiano contare la folla?: ecco l'obiezione che mi si potrebbe fare. Ma rispondo io: è possibile che tutti gli organizzatori di qualunque evento, italiano ed europeo, moltiplichino per 4 o 6 volte il totale sperando di farla franca? A occhio si vede se sono scese in piazza 100 mila o 600 mila persone...
Una sola cosa è certa: qualcuno prende per i fondelli noi poveracci che non possiamo partecipare a tutte le manifestazioni mondiali e dobbiamo basarci sui giornali e sulle stime ufficiali per sapere se, ad un certo evento, era presente il mondo intero (tranne noi) o quattro gatti spelacchiati.

2. L'assordante silenzio della Chiesa
La Chiesa Cattolica di Roma ha sempre esercitato una massiccia ingerenza, diretta e indiretta, nella vita sociale e politica italiana. Immemore (al pari della quasi totalità dei nostri politici) della laicità della nostra repubblica, ha sempre preteso di influenzarne il cammino e le regole uniformandoli ai suoi dogmi e la maggior parte delle volte è riuscita nel suo intento. Chi non ricorda gli strepiti e gli strilli degli uomini di chiesa e dei politici scondizolanti quando si voleva negare a Eluana Englaro il diritto di porre fine alla sua non-vita? E le urla di dolore ogni qualvolta si parla di aborto, o di pillola del giorno dopo, o di preservativi nelle scuole, o di lezioni di educazioni sessuali per i più giovani, o di coppie di fatto, o di unioni omosessuali? E le vesti stracciate che accompagnano ogni tentativo di eliminare le incredibili e vergognose discriminazioni che ancora oggi, nel 2009, persistono per legge nei confronti degli individui che hanno un orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale monogamico e ufficiale?
Ebbene, il governo Berlusconi, fra i suoi innumerevoli (ma ancora da accertare con esattezza) meriti, può certamente ricomprendere quello di aver eliminato questo fastidioso problema. Vi siete accorti infatti dell'assordante silenzio della Chiesa, che da mesi evita di pronunciarsi su alcuni scottanti argomenti di attualità e che ancora non ha aperto bocca, per lo meno in maniera ufficiale, sul vergognoso giro di festini a base di sesso e droga che sta emergendo in questi giorni e in cui sono coinvolti fino al collo decine di politici pugliesi e di personalità eminenti del nostro ordinamento? Né, più in generale, sull'evidente degrado morale della nostra classe dirigente? Sul fatto che ogni giorno che Dio manda in terra noi si debba parlare di minorenni, di squillo e di notti di sesso anzichè di crisi economica, morti sul lavoro, tensioni internazionali?
Il comportamento della Chiesa può apparire bizzarro solo ai meno attenti. Più che di rigidi dogmi penso che si possa parlare di flessibili convenienze; far la voce grossa contro chi manovra le leve del potere richiede coraggio e non è quasi mai pratico; la flessibilità paga di più della coerenza, in tutti i campi, in ogni epoca.

3. La buca delle lettere
De Bortoli (Corriere) censura il 25 giugno una vignetta di Vauro (fra l'altro tanto bella quanto innocua): ma lui non la chiama censura, non gli piace la parola, sembra; parla di mancanza di buon gusto, di caduta di stile e ricorda a Vauro che il Corriere non è una comoda buca in cui si imbuca la lettera e via. Ribadito che si tratta di censura e che la censura è sempre stupida e da condannare, viene da chiedersi se il principio della buca valga invece per Veronica Lario (se non erro 3 lettere pubblicate in pochi mesi), Mara Carfagna (1), Pier Silvio Berlusconi (1). Ribadisco: giustificare un atto di censura è stupido e porta invariabilmente ad esprimere boiate, chiunque ci è caduto lo sa.

4. In cerca del caprone (espiatorio)
Tarantini, indagato per mille cose fra cui i festini a base di ragazze remunerate a casa Berlusconi, dice che le ragazze erano pagate solo per fare bella presenza (tipo tela del Seicento) e non per fare altro, la notte. Io resto sempre in attesa che individuino uno su cui scaricare tutta la colpa, come avvenuto in passato in altre inchieste; un volontario disposto a farsi carico di tutta la spazzatura e salvare così i potenti. Attendiamo fiduciosi.

5. Una cena fra amici
"L'Espresso" in edicola rivela un fatto inquietante: un incontro privato a cena tra il premier e due alti magistrati della Consulta, ovvero l'organismo che tra poche settimane dovrà finalmente decidere se bocciare o meno il Lodo Alfano (la legge che rende Silvio Berlusconi improcessabile fino alla fine del suo mandato): erano presenti anche Alfano, Gianni Letta e Vizzini (attualmente indagato per corruzione mafiosa, apprendo da Travaglio).
Come sempre al diffondersi della notizia scoppia uno scandalo, che poi nessno ricorderà di lì a 36 ore.
L'avv. Ghedini, deputato (nominato da Berlusconi) e avvocato personale (di Berlusconi) ci tiene a dire la sua per spiegarci per bene come sono andate le cose: "Nulla di strano perché i giudici non vivono sul monte Athos ed è normale che frequentino le alte cariche. Se passasse il principio, Napolitano non dovrebbe più incontrare Berlusconi se deve firmare una legge importante, o il presidente della Corte dei conti o della Cassazione se devono prendere decisioni contabili, penali o civili. Spero che il Quirinale intervenga perché questa è un'aggressione alla Corte".
In pratica sarebbe come se Moggi fosse beccato a cena con due arbitri nel corso del campionato.... Come dite? è accaduto anche di peggio, stando alle intercettazioni di Calciopoli???... Va bene, lasciamo stare... insomma, noi dovremmo bere questa versione dei fatti e stare zitti.
Anche noi speriamo che il Quirinale intervenga, ma per fare ben altro. Ma non interverrà, da quelle parti c'è calma piatta. A volte dovrebbe intervenire la "neuro", in verità.
In casi come questo che i giudici debbano dimettersi sarebbe considerata una inevitabile conseguenza, in un paese civile e democratico.

6. Insomma, questa bocca va chiusa o no?
Ieri 27 giugno il premier Silvio Berlusconi è tornato sull'invito fatto il giorno prima a "chiudere la bocca" ai catastrofisti, dalla stampa alle istituzioni economiche: "Io non ho mai detto di chiudere la bocca agli enti o ai media e se l'ho detto non c'era assolutamente nulla di violento o meno che liberale", ha affermato, sostenendo che il suo obiettivo era piuttosto quello di "chiedere maggiore prudenza" nel fornire dati che rischiano di accrescere la sfiducia.
Peccato che esista una registrazione audio-video in cui il nostro premier afferma testualmente: "...dovremmo veramente chiudere la bocca a tutti questi signori...". L'ho ascoltata io, potete farlo pure voi, in rete. Berlusconi non è ancora riuscito a capire che le registrazioni possono sbugiardarlo (o meglio, potrebbero farlo se i principali TG del paese le riproponessero, cosa che non fanno, è naturale).
Tralasciamo poi lo squallido e scorrettissimo invito, ripetuto già più volte, agli imprenditori, di non acquistare spazi pubblicitari sui giornali catastrofisti (traduzione: che riportano le cifre reali sulla crisi economica in atto e le stime fornite dai principali organismi italiani ed internazionali): si tratta di conflitto di interessi e poi di invito scorretto o di minaccia, fate voi: chi può dirlo? Diciamo che vengono affermate alcune cose perchè chi ha orecchie per intendere intenda.

7. Logo Italia
Ma l'avete visto il nuovo logo Italia messo a punto dalla coppia Brambilla-Berlusconi (nella prima versione avevano pure messo il tricolore alla rovescia, pare)? Non l'avete visto? Ecco, lasciate perdere, poi per rifarvi gli occhi sareste costretti a vedere 30 tramonti di fila o Audrey Hepburn per una settimana, sempre che ci vediate ancora, dopo...

8. Per favore potreste non massacrare chi manifesta?
In Iran continuano i massacri. Manifestare il proprio dissenso è considerato reato per ciò stesso e legittima, sembra, gli spari sulla folla, le spedizioni punitive notturne in casa di numerose famiglie, la brutale uccisione di Neda e chissà di quanti altri come lei, l'arresto ingiustificato di giornalisti iraniani ed esteri fino ad arrivare all'arresto di cui si è saputo oggi di alcuni funzionari dell'ambasciata inglese. Il regime svela il suo vero volto, se mai ve ne fosse stato bisogno, e con questo comportamento di una violenza e di una inciviltà inaudite legittima automaticamene tutti i sospetti che si erano addensati sul regolare svolgimento delle ultime elezioni. Cosa fa nel frattempo la comunità internazionale? Monita. Cosa dice Frattini? "A tre giorni dal vertice di Trieste non ho ancora ricevuto una risposta da Teheran e devo ritenere che l'Iran abbia declinato il mio invito" [eh già, che ne dici? hanno cosa più urgenti da fare, tipo massacrare i civili]; "Quello che noi soprattutto chiediamo è che non ci siano violenze, che non ci siano persone morte o aggredite per le strade e che ci sia una revisione seria del voto"; "Chiediamo al governo iraniano adoperarsi con urgenza per creare le condizioni per una composizione pacifica della crisi"; "Siamo preoccupati e particolarmente addolorati per le violenze e la perdita di vite umane" in Iran; L'assenza dell'Iran al vertice G8 e' stata '"un'occasione perduta" proprio per i forti interessi della stessa Teheran nei confronti del processo di stabilizzazione dell'Afghanistan. Ora l'Iran "dovra' dimostrare il suo impegno" per concorrere ad un ruolo costruttivo.
Traducendo: Frattini, violenze in Iran cessino immediatamente. Ahmadinejad: "Che paura mamma mia!. Che il virus quirinalizio si stia diffondendo nei palazzi del potere di mezzo mondo?

9. Definizioni imperiali
In ultimo vorrei citare una definizione fulminante dell'inarrivabile Ugo Gregoretti (il noto regista, giornalista, drammaturgo e intellettuale), che riferendosi a voi sapete chi e alla decadenza da fine impero a cui stiamo assistendo impotenti e disgustati, ha parlato di "basso impuro".


Ci sono colori più belli di quelli del'arcobaleno? Si.
Intendo, squadre di calcio a parte... . Allora no.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


1 commento:

Anonimo ha detto...

Prima di tutto :" Frattini, violenze in Iran cessino immediatamente." Nessuno ha paura dell'Italia .
Poi : "Ci sono colori più belli di quelli del'arcobaleno? Si.
Intendo, squadre di calcio a parte... . Allora no."
Spero non sia triste come penso io, ovvero che i colori della Samp siano i più bei colori esistenti!!Ahaaha!!.
Tornando seri (quando mai?), non ho seguito molto i TG in questi ultimi 2 giorni però purtroppo ho avuto modo di sentire i discorsi di Berlusconi riguardo al "chiudete la bocca" e ne sono rimasta allibita. Diamine che Italia. Logo Italia 1: http://www.corriere.it/Media/Foto/2009/06/25/LOGO--200x140.JPG e logo Italia 2:http://static.qnm.it/speciale/qnm_speciale/10889/italy.jpg
Ao, ma nemmeno piu la bandiera sapete? Marò che gente abbiamo al governo. Sul resto meglio non pronunciarsi!!!
Un saluto,
Giada.